Una piattaforma velocizza i processi di ricerca e selezione - Iziwork
In un anno che ha cambiato logiche, modalità e priorità del mondo del lavoro, c’è un nuovo "attore" che sta proseguendo la propria crescita nel mercato della somministrazione, puntando sul lavoro temporaneo come leva per la ripresa occupazionale. Iziwork, la start up che, tramite una piattaforma digitale basata su intelligenza artificiale e analisi dei dati, velocizza e ottimizza i processi di ricerca e selezione, inaugura il suo nuovo hub regionale a Verona. Nata in Francia nel 2018, Iziwork è sbarcata a novembre 2020 in Italia, primo Paese scelto per l’espansione del progetto a livello europeo, con uffici a Milano, e in pochi mesi di attività conta già 160mila lavoratori iscritti al proprio data base e oltre 150 aziende clienti. Dopo l’apertura dei centri regionali a Brescia e Torino, che in soli due mesi hanno portato alla creazione di oltre 400 nuovi posti di lavoro in somministrazione, e l’inaugurazione dell’hub in Emilia-Romagna e in Friuli a Pordenone, Iziwork prosegue la propria espansione territoriale in Veneto.
«L’apertura di un nuovo hub regionale a Verona ci permette di sviluppare nuove opportunità di business in una regione chiave del tessuto economico-produttivo italiano - commenta Pierluigi Lauriano, Managing Director di Iziwork Italia -. Riteniamo che il lavoro a somministrazione rappresenti un’importante porta di accesso al mondo del lavoro e possa diventare una leva strategica per la ripresa occupazionale, anche in un momento delicato per l’economia come quello attuale. I contratti a somministrazione offrono alle aziende maggiore flessibilità e al tempo stesso ai lavoratori tutte le tutele previste dai contratti collettivi di lavoro nazionali. Grazie ai nostri processi digitalizzati e al lavoro dei team sul territorio, riusciamo a garantire un matching tra profili ricercati delle aziende e lavoratori nel giro di poche ore».
Nonostante le ripercussioni legate all’incertezza del contesto pandemico, che hanno portato a un inevitabile calo dell’occupazione regionale nel 2020, a maggio 2021 il mercato del lavoro in Veneto ha registrato incoraggianti segnali di ripresa, con il ritorno del volume delle assunzioni a livelli assimilabili a quelli del 2019 (53mila rispetto alle 54mila, appena il -2%) e con un saldo largamente più positivo (+21.200 rispetto a +17.300). In questo contesto, l’area di Verona, fortemente penalizzata sul fronte dell’occupazione nella filiera turistica a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia, è anche quella che maggiormente potrebbe beneficiare della ripresa occupazionale, soprattutto per il settore dell’industria alimentare e del mercato Horeca. Con la ripresa accelerata della domanda di lavoratori, la flessibilità data dal lavoro in somministrazione può giocare un ruolo determinante, come dimostra l’impennata dell’attivazione di contratti temporanei registrata a maggio (+67%), in cui la velocità e lo snellimento dei processi garantiti da Iziwork possono fare la differenza. Iziwork rappresenta un’evoluzione dei servizi tradizionalmente resi dalle Agenzie per il lavoro, in grado di intercettare al meglio le opportunità del mercato della somministrazione con un approccio che coniuga il potenziale dell’Intelligenza Artificiale, il valore umanoe il presidio sul territorio. Un cambio di paradigma reso possibile dal digitale,che permette ai candidati di svolgere la fase di iscrizione in soli due minuti, svolgendo test di orientamento e quiz sulle proprie competenze professionali, e di suggerire alle aziende il candidato più idoneo in meno di quattro ore tramite un processo di prequalificazione automatizzata dei profili. La tecnologia consente infatti di analizzare in modo esaustivo ed efficace un data base ampio, in costante aggiornamento e integrato con le principali piattaforme digitali nazionali, lasciando ai selezionatori specializzati di Iziwork più tempo per concentrarsi sulla conoscenza approfondita dei candidati preselezionati. Anche la gestione amministrativa degli impieghi è completamente digitalizzata, dai fogli di presenza alle buste paga, riducendo nettamente la possibilità di errori e facilitando l’archiviazione di tutti i documenti utili per lavoratori e aziende. Proprio nel periodo della pandemia, in Francia, il modello di Iziwork è risultato vincente, quadruplicando il numero dei lavoratori somministrati tra aprile a dicembre 2020. Ora la scommessa sul mercato italiano, con l’apertura degli hub regionali, è quella di contribuire al miglioramento del mercato del lavoro flessibile operando in sinergia col territorio.
«Abbiamo in programma una serie di corsi di formazione per i lavoratori che si iscrivono alla nostra piattaforma. Chi si affida a noi, beneficia di un supporto continuativo che va oltre e non si esaurisce con la somministrazione. Il giusto mix tra aggiornamento di competenze e miglioramento delle proprie abilità aiuta a incrementare l’occupabilità e ci permette di avere un data base di lavoratori qualificati», conclude Lauriano.