venerdì 17 aprile 2015
Svolta Fca-sindacati: fino a 7mila euro in più a dipendente se il gruppo centra gli obiettivi.
INTERVISTA Bentivogli (Fim-Cisl): bene. Ora costruiamo la partecipazione
SECONDO NOI L'atteso inizio per una nuova storia
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«Con Fca tutto è cambiato, per sempre» ha detto John Elkann aprendo ad Amsterdam i lavori della prima assemblea dei soci della Fiat-Chrysler anglo-olandese. Tutto è cambiato davvero, però il cambiamento più radicale ieri non è avvenuto in Olanda, ma nella vecchia Torino. Rientrati al Lingotto dalla surreale assemblea del Sofitel Legend 'The Grand Amsterdam' (solo 17 gli azionisti presenti, e 6 erano rappresentanti della Exor), Marchionne e Alfredo Altavilla, il responsabile del mercato europeo, hanno incontrato i sindacati per annunciare una svolta nelle relazioni industriali della più grande industria privata italiana. Fca ha preparato una nuova politica delle retribuzioni che fa partecipare i dipendenti ai risultati del gruppo. Il coinvolgimento avviene con due strumenti che vanno ad aggiungersi al salario. Il primo è un bonus annuale legato ai risultati di efficienza delle fabbriche. Se uno stabilimento avrà raggiunto determinati obiettivi secondo i parametri del World Class Manufacturing (la metodologia di produzione adottata nelle fabbriche del gruppo Fca) ai dipendenti della fabbrica sarà pagato un premio che può andare dal 5 al 7,2% dello stipendio. Il secondo è un premio legato al raggiungimento dei risultati economici indicati dal piano industriale 201518 di Fca per quanto riguarda l’attività nell’area Emea (cioè Europa, Africa e Medio Oriente). Se Fca centrerà i suoi obiettivi, alla fine dei quattro anni ai dipendenti sarà pagato un premio pari al 12% del salario base, con la possibilità di arrivare al 20% in caso di successi superiori alle aspettative. Una parte di questo bonus (il 6%) sarà pagato in 'rate' trimestrali già a partire da quest’anno.Secondo le stime dell’azienda, nel caso che stabilimenti e piano diano i risultati attesi, i due bonus, sommati, per un operaio specializzato vogliono dire 1.400 euro in più per ogni anno dal 2015 al 2017 e 2.800 euro per il 2018. Sono 7mila euro complessivi. Se poi le cose dovessero andare meglio del previsto, il premio complessivo potrà arrivare a 10.700 euro. Se invece le cose dovessero andare male, e gli obiettivi non fossero raggiunti, i dipendenti avranno comunque un’erogazione minima di 330 euro all’anno. L’azienda calcola che questo programma retributivo le costerà 600 milioni di euro nei quattro anni. L’intesa riguarda per ora il settore auto, ma l’azienda sta preparando qualcosa di simile anche per la componentistica.«Questo accordo era dovuto ai lavoratori, sarà una bella spinta per il Paese» promette Marchionne, che parla di fine dell’epoca delle «sterili contrapposizioni tra capitale e lavoro ». Molto soddisfatti anche i sindacati. «Credo che questo modello di relazioni industriali che valorizza il protagonismo del lavoratore sia davvero positivo e non sarebbe male se aprisse una strada anche in Federmeccanica – ha detto Annamaria Furlan, il segretario della Cisl –. In questo modo la produttività diventa l’elemento premiante per l’azienda e valorizza il lavoro». «Finalmente la Fiat ha parlato di nuove relazioni industriali con il coinvolgimento del mondo del lavoro ai risultati che l’impresa fa», ha aggiunto Carmelo Barbagallo, leader della Uil, ricordando anche che nei piani del gruppo «ci sono 15 miliardi di investimenti, non ci sono esuberi da discutere e c’è un rilancio del gruppo significativo in Italia».
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