Anche il settore metalmeccanico in ripresa - Archivio
Secondo il 100esimo Rapporto Analisi dei settori industriali, presentato da Intesa Sanpaolo insieme con Prometeia, la crescita dei livelli di attività 2021 coinvolge la quasi totalità dei settori manifatturieri, in termini tendenziali, pur con differenze marcate nel ritmo di recupero. Dieci settori su 15 avranno completato, a fine anno, il recupero dei livelli di fatturato pre-Covid, a iniziare dai settori appartenenti al sistema casa, che guidano la classifica: Prodotti e materiali da costruzione (+12.7% medio nel 2021, rispetto al 2019), Elettrodomestici (+7.6%) e Mobili (+6.5%). Particolarmente dinamici, in termini di sorpasso sui livelli pre-crisi, anche i settori produttori di intermedi, quali Altri intermedi (che sono attesi crescere del 3.4% nel 2021, sul pre-Covid), Intermedi chimici (+2.9%), Prodotti in metallo (+1.6%) e Metallurgia (+0.5%), trainati da una ripresa di automotive e Meccanica, oltre che dalle costruzioni. Le previsioni sono altrettanto favorevoli per l’Elettrotecnica (+3% nel 2021, sul pre-Covid), che sta beneficiando della vivacità del ciclo degli investimenti, in particolare di quelli in chiave green, e per Alimentare e bevande (+2.3%) e Farmaceutica (+0.9%), che pur avendo rallentato nel ritmo di crescita tendenziale, nel confronto con un 2020 brillante, si posizioneranno a fine anno al di sopra dei livelli di fatturato pre-crisi (beneficiando, nel caso dell’Alimentare e bevande, anche della ripartenza del canale Ho.re.ca, intensa a partire dall’estate). Si attende, invece, il permanere di un divario moderato sui livelli di attività 2019 per Elettronica (-1.2% medio nel 2021) e Largo consumo (-2%), pur a fronte del buon traino di alcuni comparti (elettronica di consumo nel primo caso e prodotti per la pulizia della casa e della persona nel secondo caso), e per i settori produttori di beni di investimento, Meccanica (-1.5%) e Autoveicoli e moto (-1.8%), che più di altri stanno attraversando la fase sfidante di trasformazione in chiave green e digital. Chiude la classifica il Sistema Moda, dove il divario sui livelli pre-Covid resterà ampio a fine 2021 (-8.9%).
Ripartono anche il mercato globale delle fiere e i centri commerciali
Al termine di un anno costellato di ritardi e cancellazioni, la normalità sembra più vicina anche per il settore fieristico. Le prime notizie positive giungono da Market Watch, secondo cui il mercato globale delle fiere raggiungerà quota 50 miliardi di dollari di fatturato nei prossimi quattro anni. I dati raccolti fanno ben sperare in vista del futuro, soprattutto tenendo in considerazione l’ultimo rapporto Ufi – the Global Association of the Event Industry che ha coinvolto in un recente sondaggio quasi 500 aziende del settore e che ha evidenziato le notevoli perdite in termini di profitti dei protagonisti di questo comparto. Il 51% delle aziende globali, infatti, ha riportato un crollo economico nel corso del 2020 con il 24% delle imprese stesse che ha percepito perdite di fatturato del 50%. Entrando più nel dettaglio, la percentuale di realtà che hanno visto una perdita nel 2020 è pari al 59% in Sud America, 55% in Europa, 51% in Africa e Medio Oriente, 44% in Asia e nel Pacifico e, infine, 41% in Nord America. E in Italia? Per quanto riguarda il Bel Paese, le aziende del settore che hanno subìto cali di fatturato corrispondono al 44% del totale, dato al di sotto della media del mercato globale (50%).
Mentre l’analisi dello scenario retail real estate italiano 2021 evidenzia come i centri commerciali stiano reagendo alla crisi. L’Osservatorio Reno registra quattro nuove aperture che danno il segnale di una timida ripresa, ma che vengono controbilanciate da altrettante chiusure. Le dinamiche di sviluppo sono ancora rallentate e incerte e il settore fisiologicamente affronta una nuova fase del proprio ciclo di vita. Le chiusure, quindi, non vanno lette come semplice conseguenza del fenomeno pandemico, ma piuttosto come accelerazione di una fase di maturità del settore che porta all’uscita dal mercato, e spesso al cambio di destinazione, di strutture che avevano da tempo perso il loro ruolo originario. Il piano delle aperture 2021-2023 prevede tre ampliamenti nel 2022, di cui due posticipati dal piano 2021 e dieci nuove aperture. Queste ultime sono il risultato di un’apertura prevista entro fine anno, un’apertura a piano nel 2021, ma posticipata al 2022, e di otto progetti di cui è prevista l’apertura tra il 2022 e il 2023. Da sottolineare che il 40% delle nuove aperture a piano entro il 2023 sono nella città metropolitana di Milano.
I bisogni delle aziende nei prossimi anni
Secondo le proiezioni al 2024 dell’Anpal e dei Sistemi di politiche attive per l’occupazione, nel mercato del lavoro ci sarà un crescente bisogno di professionisti dalle competenze sempre più specifiche e tecniche. La richiesta di questo elevato standard di specializzazione, che darà vita a oltre 2,5 milioni di posti di lavoro, è dovuta alla crescente espansione delle tecnologie di intelligenza artificiale e automazione industriale. È in questo scenario che si inserisce Alteredu, una piattaforma che raccoglie oltre 500 corsi online certificati, con l’obiettivo di offrire formazione alle persone dando loro la possibilità di qualificarsi sviluppando le competenze necessarie più richieste per il mondo del lavoro. Il 2020 e la pandemia globale hanno condizionato in maniera cruciale il mercato, costringendo alcuni settori ad uno stop totale delle attività. Altri, invece, sono decollati, basti pensare al settore dell’assistenza sociosanitaria o più in generale della sanità. È ormai evidente che la crisi sanitaria, unitamente alla transizione tecnologica, stia giocando un ruolo di primaria importanza nel definire quale sarà il futuro del mondo occupazionale. Oltre alle professioni legate al mondo tecnologico-digitale, che vanteranno uno sviluppo del 50% rispetto ad oggi, si parla anche di un aumento progressivo del settore della cultura e dei mestieri legati ad essa. Figure come il manager di avatar per l'insegnamento prenderanno piede in velocità, dimostrando un’unione sempre più imprescindibile tra formazione, cultura e tecnologia. Un’altra figura professionale sempre più richiesta dalle aziende è quella del growth hacker, ovvero colui in grado di far crescere un'azienda attraverso metodi non convenzionali, tenendo sotto controllo il budget aziendale in modo da ottenere la massimizzazione dei profitti. Per quanto riguarda la comunicazione e il marketing assisteremo alla nascita di nuove carriere come quella del category manager, un esperto del settore che usa strategie utili per mettere al centro il consumatore e l'e-commerce manager, figura in grado di definire le strategie di marketing dell’azienda in relazione agli obiettivi commerciali.
L’Innovation Campus per preparare gli studenti
All’Università di Genova è partita la nuova edizione di Innovation Campus, programma di formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia con l’obiettivo di offrire agli studenti competenze digitali avanzate, necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione come quello attuale, facendo leva sui nuovi trend tecnologici, come Intelligenza Artificiale, Cloud, Big Data e Internet of Things. L’accelerazione dei processi di digitalizzazione negli ultimi mesi ha infatti ulteriormente aggravato il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili, il cosiddetto skill mismatch. Recenti studi hanno stimato che attualmente sono circa 233mila le posizioni di lavoro aperte per cui le aziende non riescono a trovare candidati. Fenomeno questo che da un lato sfavorisce l’occupazione e dall’altro rallenta la crescita del Paese. È stato calcolato infatti che l’attuale divario di competenze corrisponde a una mancata crescita del Pil pari all’1,2% (fonte: Censis–Confcooperative). Il progetto che, dopo una prima edizione pilota lo scorso anno, ha visto coinvolte l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università di Pisa, è stato esteso a ulteriori quattro Atenei: Università di Genova, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Palermo e Università degli Studi di Pavia.
Iniziative a favore delle donne
Continua e si potenzia StartUp Lab, il percorso tutto al femminile, con cui Ing e Fondazione Mondo Digitale fanno la propria parte per contrastare la cosiddetta Shecession (She+recession), termine coniato per indicare come le donne siano le principali vittime della recessione economica in corso. Il tutto mantenendo il supporto alle altre categorie che vogliono rimettersi in gioco: Neet (Neither in Employment or in Education or Training), over 50 e chiunque sia in cerca di rafforzare le proprie competenze tramite re-skilling e riqualificazione professionale. Il programma di Job Digital Lab sarà attivo da ottobre 2021 e giugno 2022 (per iscriversi: t.ly/4OWB).
Mentre tra il 22 e il 26 novembre si svolge Digital recruiting week. Si tratta di un evento dedicato ai migliori profili Stem (Scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) di tutto il territorio nazionale. Anche nella prossima edizione tornerà GirlZ power!: una sezione dell'evento e del sito tutta dedicata alle ingegnere e alle professioniste con background tecnico. Nella settimana, si terrà un'intera giornata di webinar ispirazionali e testimonianze di dipendenti con uno spazio dedicato ai contenuti che le aziende più attente alla parità di genere vogliono promuovere. Da segnalare anche il Coding challenge week (13 - 15 dicembre), il primo evento dedicato al mondo degli informatici junior. Le aziende partecipanti incontreranno decine di candidati junior con spiccate abilità di programmazione software e gestione dati.
Rivoluzione digitale e start up innovative
A guidare la rivoluzione digitale in Italia sono soprattutto le start up innovative: al termine del II trimestre 2021 risultavano essere 13.582, in aumento dell’8,1% rispetto al trimestre precedente, ed in un caso su cinque sono a prevalenza giovanile (18,1% del totale). In particolare, il 75% delle start up innovative fornisce servizi alle imprese, soprattutto nei settori della produzione di software e consulenza informatica (37,4%). A sostenere questa spinta innovativa è aulab, impresa italiana attiva nell’edutech e sviluppo software: l’obiettivo è di supportare la formazione di nuovi imprenditori del mondo digitale e la crescita di start up italiane. Con il corso Hackademy che consente agli studenti di avviare una nuova carriera come sviluppatori web anche partendo da zero, aulab insegna sia a programmare che a lavorare in gruppo.
L’evoluzione del manifatturiero e le sue professioni
Il manifatturiero, insieme al suo indotto, pesa più del 50% del Pil ed è sempre stato l'asse portante dell'economia italiana. Dopo i rallentamenti dovuti alle restrizioni, la produzione e i nuovi ordini sono aumentati rapidamente e con tassi più veloci per via delle più forti condizioni della domanda: a luglio la produzione è salita oltre i livelli di febbraio 2020, quando il Covid non era neppure immaginabile. Questo scenario ha anche ricadute positive sull’occupazione del settore. Per questo, Gi Group in collaborazione con Odm Consulting ha ritenuto importante realizzare un’analisi strategica evolutiva di questa industry nei prossimi anni, anche sulla base dei trend che le aziende registrano. Questi i punti centrali emersi dall'indagine Star Matrix – Manufacturing 4.0, lo studio con metodologia proprietaria sull’evoluzione dei ruoli e delle competenze del settore da qui ai prossimi 3/5 anni. Dei 121 ruoli complessivamente mappati nella ricerca, il 31% registrerà una crescita nel prossimo futuro, il 49% resterà stabile, mentre il 20% subirà un declino. I ruoli e le professioni che, sulla base dell’analisi condotta, cresceranno maggiormente riguardano le funzioni Ricerca e Sviluppo (73%), Ingegneria (57%) e Programmazione Macchine (50%). Diversamente, quelli che vedranno un calo della loro importanza, a fronte soprattutto dell’automazione o dell’esternalizzazione delle attività che svolgono sono Assemblaggio (50%), Logistica (38%) e Fabbricazione (28%).
Le Academy per cercare e formare i lavoratori
La filiale Etjca di Rho, in collaborazione con Energheia Impresa Sociale - ente accreditato ai servizi al lavoro e alla formazione – hanno dato vita al progetto Academy per operatori meccanici addetti alla laminazione e alla finitura, in accordo con importanti aziende operanti nel Legnanese. Il progetto consente ai giovani senza occupazione tra i 18 e i 24 anni di età – diplomati o con qualifica professionale di IV anno in ambito tecnico - di acquisire nuove conoscenze e competenze nel mondo della meccanica, un settore in continua evoluzione e sempre alla ricerca di personale qualificato. Il format consentirà ai giovani selezionati di poter essere assunti presso importanti aziende del settore - operanti in ambito automotive, aereospaziale, nautico, sportivo, racing F1 - con un contratto di apprendistato di I livello della durata di 12 mesi. Al termine riceveranno una certificazione Ifts e l’eventuale opportunità di essere inseriti in azienda come operatori specializzati. I potenziali candidati, con buone doti di manualità e intraprendenza, oltre che una predisposizione all’apprendimento e al lavoro di squadra, potranno partecipare alle selezioni fino al 15 novembre, inviando una email a info@energheiaimpresa.it oppure info.rho@etjca.it.
Prenderà il via a metà novembre la Manufacturing Academy, il nuovo progetto formativo di Comau, ComoNExT – Innovation Hub e Umana, rivolto a diplomati – anche con diploma di qualifica – e laureati inoccupati o disoccupati, con l’obiettivo di colmare la distanza tra il mondo delle imprese in cerca di competenze 4.0 e i profili professionali presenti sul mercato che non sono in grado di soddisfare quelle richieste. Il primo corso di Programmatori di sistemi automatizzati 4.0 partirà il 15 novembre e terminerà il 14 gennaio: sei moduli distribuiti in otto settimane, per un totale di 240 ore (120 in aula e 120 in laboratorio) presso la sede di ComoNExT a Lomazzo (Como). A chiusura del corso ai partecipanti verrà rilasciato il certificato Comau che attesta lo svolgimento del corso e il superamento dell’esame finale. Info e iscrizioni: www.manufacturingacademy.it.
Con l’obiettivo di formare la futura generazione di selezionatori in ambito Technology, PageGroup ha creato la prima Technology Recruitment Academy, che prevede un percorso della durata pari a sei mesi di formazione e progressiva crescita professionale nel settore. La prima edizione della Technology Recruitment Academy ha portato all’assunzione di 15 neolaureati nel ruolo di recruitment consultant. Le sedi di lavoro sono Milano, Roma, Bologna, Torino e Padova e a gennaio 2022 partirà la seconda edizione. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il seguente link.
Moda: fabbisogno di 40mila professionisti in cinque anni
Nei prossimi cinque anni il settore della moda avrà bisogno di 40mila professionisti formati su nuove competenze digitali. Per questo è stato firmato il protocollo d’intesa “Il lavoro buono” fra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Camera nazionale della moda italiana. È previsto l’avvio di programmi regionali, anche attingendo agli strumenti e alle risorse previste dal Pnrr, al fine di favorire percorsi virtuosi di trasferimento delle competenze e di riqualificazione degli addetti, volti al mantenimento dei livelli occupazionali nelle aziende. Verranno inoltre promossi programmi di formazione professionale nelle aziende tutelando il diritto del lavoratore a una formazione continua. Al fine di monitorare e indirizzare l’esecuzione del protocollo il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Camera Nazionale della Moda Italiana hanno costituito un gruppo di lavoro stabile che con cadenza annuale rendiconterà i risultati prodotti dagli interventi realizzati.
Mentre nella sede di Confindustria Moda a Milano si è insediato il nuovo Comitato Education di Confindustria Moda, la federazione formata dalle sette associazioni che rappresentano l’industria della moda ed accessori italiana. Il Comitato è composto da una rappresentanza qualificata di imprenditori ed esperti di tutti i comparti della moda: tessile-abbigliamento, calzature, pelletteria, occhialeria, oreficeria, pellicceria e concia. Confermata anche la presenza della Rete Tam (oltre 100 istituti tecnico/professionali dislocati in tutta Italia) e di una rappresentanza dei principali Its Moda (Biella, Firenze, Brescia e Napoli) che collaborano attivamente da tempo con le associazioni di Confindustria Moda. Confindustria Moda Education si pone l’obiettivo di consolidare la più ampia piattaforma di esperienze formative, mirate alla migliore interazione tra aziende e scuole e centri di formazione, con particolare riguardo all’area tecnica/professionale. Inoltre, sarà potenziata e resa sistematica a livello nazionale e nei territori l’azione di orientamento scolastico/professionale nei confronti dei giovani, delle famiglie e di docenti orientatori.