giovedì 7 gennaio 2021
La domanda di traffico passeggeri è crollata dell’88,3% rispetto a novembre 2019. I dati Iata per il mese di novembre 2020 fotografano la gelata dell'aviazione civile
La pandemia atterra il traffico aereo
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Gelatà di novembre sul trasporto aereo. Secondo i dati diffusi dalla Iata, la domanda totale (misurata rpks, revenue passenger kilometers ) ha segnato un calo del 70,3% rispetto allo stesso mese del 2019, dopo quello del 70,6% che si era registrato ad ottobre. A novembre la capacità offerta è stata del 58,6% sotto i livelli dell’anno precedente e il load factor si è contratto di 23 punti percentuali al 58%. La domanda di traffico passeggeri è crollata dell’88,3% rispetto a novembre 2019, leggermente peggio dell’88,6% di ottobre. È stato l’Europa il principale fattore di debolezza, rileva l’associazione internazionale del trasporto aereo, dal momento che i nuovi lockdown hanno pesato sulla domanda.
Stallo anche per il mercato domestico che ha visto un calo del traffico del 41% rispetto all’anno precedente. La capacità è stata inferiore del 27% rispetto ai livelli del 2019 e il load factor è calato di 15,7 punti percentuali al 66,6%.
«La già tiepida ripresa della domanda ha subito un completo stop a novembre. Questo perché i governi hanno risposto alla nuova ondata con misure persino più severe nelle restrizioni di viaggio e misure di quarantena», spiega il direttore generale e ceo della Iata, Alexandre de Juniac».

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