Lavoro, si volta pagina. Entrano in vigore
oggi i primi due decreti attuativi del Jobs act, dopo la pubblicazione
ieri sulla Gazzetta Ufficiale: al via, dunque, le nuove regole per le
assunzioni con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti
ma anche al riordino della nuova normativa sugli ammortizzatori
sociali, con la Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione, che
entrerà in funzione da maggio.
Ai nastri di partenza il nuovo contratto a tutele crescenti che per i
neoassunti, che sostituisce l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori
e cambia il regime di tutela in caso di licenziamento illegittimo con
l'indennizzo che diventa la regola al posto della reintegra e che
aumenta in base all'anzianità di servizio. Se il giudice accerta
l'illegittimità del licenziamento, dichiara estinto il rapporto di
lavoro e dispone il pagamento da parte del datore di lavoro di
un'indennità pari a due mensilità per ogni due anni di servizio, con
un tetto minimo di 4 fino a un massimo di 24 mensilità. Questo vale
per i licenziamenti collettivi e quelli disciplinari.
Il ritorno in azienda sarà possibile in caso di licenziamenti
discriminatori e, nelle aziende con più di 15 dipendenti, anche i
licenziamenti disciplinari a fronte della prova che non sussiste il
fatto materiale contestato al lavoratore. A rendere poi più
vantaggioso per i datori di lavoro il nuovo contratto a tutele
crescenti è la possibilità di fruire del bonus contributivo previsto
dalla legge di Stabilità 2015 per le assunzioni effettuate fino al 31
dicembre dell'anno in corso, fino a 8.060 euro all'anno per un
triennio.