Quattro milioni di euro per tre nuove linee di produzione e la manutenzione dei macchinari, oltre all'assunzione di 100 lavoratori tra stagionali e fissi: sono gli investimenti effettuati per la rinascita ad Argenta dell'ex Ferrara Food, che si è "rimessa in moto" per la prima campagna di lavorazione del pomodoro da industria sotto l'egida di Italtom. È questo il nome del gruppo, nato dalla collaborazione tra le società piacentine Steriltom ed Emiliana Conserve, che ha ottenuto l'affitto di un anno dello stabilimento e che spera di ottenerne il definitivo controllo. Per questa prima campagna - spiega Gian Mario Bosoni, ad di Emiliana Conserve - «la produzione stimata sarà di 80mila tonnellate, la metà del potenziale dello stabilimento. Per il prossimo anno è nostra intenzione, se acquisiremo l'azienda, raggiungere la massima potenzialità anche introducendo la lavorazione di prodotti bio». Aggiunge l'ad di Steriltom, Dario Squeri: «Ad entrambe le nostre società mancava la prima lavorazione del pomodoro. Abbiamo deciso di iniziare una nuova sfida, creando una sinergia in un territorio che ha potenziale da esprimere e una vocazione
nella produzione di pomodoro». Importante l'impegno della Regione, "che ci ha supportato nella parte amministrativa per l'avvio dello stabilimento». Lo stesso presidente Stefano Bonaccini si dice orgoglioso "per questa sfida basata su qualità e competenza e che punta a conquistare nuovi mercati: una sfida che dobbiamo vincere a livello nazionale, europeo e, perché no, mondiale».
Le due società piacentine che hanno dato vita ad Italtom trasformano oltre 200mila tonnellate di pomodoro l'una: le tre aziende raggiungono così il mezzo milione di tonnellate, diventando il primo gruppo privato italiano di trasformazione.
Quattro milioni di euro per tre linee di produzione e la manutenzione dei macchinari, oltre all'inserimento di personale stagionale e fisso ad Argenta (Ferrara)
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