mercoledì 16 settembre 2015
Promossa la realizzazione di misure e servizi per l’inserimento lavorativo di immigrati extracomunitari, in particolare titolari e richiedenti protezione internazionale, presenti nelle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia).
Un posto agli stranieri con Relar
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Offrire la possibilità di un lavoro agli stranieri è uno degli obiettivi che da anni persegue Italia Lavoro promuovendo diversi progetti. "L'integrazione - spiega Rodolfo Giorgetti, responsabile area immigrazione di Italia Lavoro - è frutto non solo dell'accoglienza, ma anche del lavoro che si offre. Italia Lavoro, con la sua assistenza tecnica al ministero del Lavoro, ha messo in campo più progetti che hanno raggiunto diversi obiettivi, anche se la normativa nazionale è vecchia e si sente la necessità di avviare una nuova politica internazionale".Con il progetto Relar, Rete dei servizi per la prevenzione del lavoro sommerso, Italia Lavoro ha promosso la realizzazione di misure e servizi per l’inserimento lavorativo di immigrati extracomunitari, in particolare titolari e richiedenti protezione internazionale, presenti nelle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), per migliorare la loro condizione sociale e occupazionale e contrastare fenomeni di sfruttamento, lavoro nero ed esclusione sociale.   L'80% dei partecipanti ha ottenuto un lavoro, riuscendo a passare dal tirocinio a un contratto regolare. I percorsi di politica attiva del lavoro promossi sono finalizzati alla formazione e qualificazione delle competenze e all’occupazione dei destinatari, attraverso la realizzazione di tirocini e prevedono, sia l’erogazione di un contributo agli enti promotori che un'indennità di frequenza ai destinatari per la partecipazione al percorso.L’importo della dote è determinato nella misura massima di 5mila euro ripartito in due componenti: un’indennità di frequenza per i tirocinanti e un contributo al costo dell’erogazione dei percorsi di tirocinio attivati per i soggetti promotori. Il contributo verrà erogato a condizione che l’ente promotore fornisca a Italia Lavoro la documentazione attestante l’avvenuto inserimento lavorativo del tirocinante (contratto di almeno sei mesi).Anche i minori sono stati i destinatari di un progetto di Italia Lavoro. Nell’ambito delle azioni previste dal progetto Programmazione e gestione delle politiche migratorie, è infatti stato aperto un avviso pubblico per il finanziamento di iniziative per favorire l’inserimento socio-lavorativo di minori stranieri non accompagnati e giovani migranti, da realizzarsi in tutte le Regioni, ad esclusione di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.I progetti di inserimento socio-lavorativo prevedono una 'dote individuale' per ogni destinatario coinvolto, che serve per l’erogazione di un pacchetto di servizi di politica attiva del lavoro e di integrazione. "In questo caso - ricorda Giorgetti - il 50% ha trovato una sua collocazione nel mercato del lavoro. La bontà di questo progetto dedicato ai minori sta nell'aver sincronizzato i processi rispetto all'obiettivo da raggiungere. È una buona pratica da seguire".
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