Nel IV trimestre del 2019 prosegue nell'andamento tendenziale la crescita del numero di occupati (+0,9%, +207 mila in un anno) per effetto dell'aumento dei lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine, a fronte del calo degli indipendenti; al contempo l'incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti sale al 17,2% (+0,1 punti in un anno). È quanto emerge dalla lettura integrata dell'Istat del mercato del lavoro.
Dopo aver subito un rallentamento della crescita fino a registrare un calo nel III trimestre, gli occupati a tempo pieno aumentano lievemente, mentre gli occupati a tempo parziale continuano a crescere a ritmo sostenuto; per il 63,9% (-0,5 punti) di questi lavoratori si tratta di part time involontario. Inoltre, tra i giovani di 15-34 anni continua a crescere l'occupazione e il relativo tasso, sia in termini tendenziali sia congiunturali. Nel confronto annuo, per l'undicesimo trimestre consecutivo, e con maggiore intensità, si riduce il numero di persone in cerca di prima o nuova occupazione (-237 mila in un anno, -8,4%).
Benché a ritmi dimezzati in confronto allo scorso trimestre, continua a diminuire anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-82 mila in un anno, -0,6%). Il tasso di disoccupazione è in diminuzione sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima; tale andamento si associa alla stabilità congiunturale e alla lieve diminuzione tendenziale del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Nel mese di gennaio 2020 il tasso di disoccupazione è stabile in confronto a dicembre 2019 e quello di inattività in lieve crescita. Nei dati di flusso - a distanza di 12 mesi - aumenta la permanenza ell'occupazione, in particolare per giovani di 15-34 anni. Tra i dipendenti a termine continuano ad aumentare le transizioni verso il tempo indeterminato (+6,1 punti).
Aumentano i lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine, a fronte del calo degli indipendenti
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