Cresce il numero di persone alla ricerca di lavoro - Ansa
Rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, nello scorso maggio il numero di occupati è ancora inferiore di oltre 700mila unità e il tasso è più basso di 1,5 punti percentuali. Rispetto ad aprile, nel mese di maggio 2021 si registra un aumento degli occupati e una diminuzione sia dei disoccupati sia degli inattivi. Lo rileva l'Istat nei dati provvisori occupati e disoccupati di maggio.
La crescita dell'occupazione (+0,2%, pari a +36mila unità) coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni; diminuiscono, invece, le donne, gli autonomi e gli ultra 35enni. Il tasso di occupazione sale al 57,2% (+0,1 punti). Inoltre, nel corso dei quattro mesi il numero di occupati è aumentato di 180mila unità, coinvolgendo entrambe le componenti di genere, tutte le classi di età (ad eccezione dei 35-49 enni), ma solo i dipendenti a termine. Confrontando il trimestre marzo-maggio 2021 con quello precedente (dicembre 2020-febbraio 2021), il livello dell'occupazione è più elevato dello 0,3%, corrispondente a un aumento di 74mila unità. Nel confronto trimestrale aumentano anche le persone in cerca di occupazione (+2,8%, pari a +72mila), a fronte di un calo consistente degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,5%, pari a
-209mila unità). A seguito delle ripetute flessioni congiunturali dell'occupazione, registrate fino a gennaio 2021, il numero di occupati è ancora inferiore a quello di maggio 2020 (-0,3% pari a -57mila unità). La diminuzione coinvolge le donne, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli occupati 35-49enni. Tuttavia, per effetto della diminuzione della popolazione in età attiva, il tasso di occupazione è più elevato di 0,2 punti percentuali.
Il tasso di disoccupazione scende al 10,5% (-0,1 punti) , tra i giovani al 31,7% (-1,1 punti). Inoltre diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-1,4% rispetto ad aprile, pari a -36mila unità) che
riguarda le donne e tutte le classi d'età ad eccezione dei 25-34enni. A maggio, rispetto ad aprile, diminuisce anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-0,2%, pari a -30mila unità) a seguito del calo tra i
maschi e i minori di 35 anni. Il tasso di inattività scende al 36,0% (-0,1 punti). Rispetto a maggio 2020, le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+25,1%, pari a +525mila unità), a causa dell'eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l'inizio dell'emergenza sanitaria; d'altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-5,1%, pari a -730mila).
Confcommercio: recupero insufficiente
«È proseguito anche a maggio il graduale recupero dei livelli occupazionali. Il ritmo a cui procede questo processo è peraltro decisamente insufficiente per far ipotizzare, nel breve periodo, un avvicinamento ai livelli pre-crisi». A dirlo l'ufficio studi di Confcommercio che commenta i dati diffusi oggi dall'Istat. «Rispetto a febbraio 2020 il numero di persone impegnate nel processo produttivo è ancora inferiore di 735mila unità - prosegue - gran parte di questa minore occupazione è tra gli indipendenti (meno 427mila unità su febbraio 2020), segmento che continua a mostrare anche negli ultimi mesi una tendenza alla riduzione. Questi dati confermano lo stato di estrema difficoltà che ancora vivono molte imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, e il lavoro autonomo». «Rispetto ai massimi di aprile 2019 le forze di lavoro hanno perso circa un milione di unità - conclude Confcommercio - segno che rispetto ai livelli pre-crisi l'economia italiana è ben lontana dal girare a pieno ritmo».