Nel 2019 fatturato e ordinativi dell'industria registrano un segno negativo. Il fatturato dell'industria arretra dello 0,3%, il primo calo dal 2015, mentre i nuovi ordinativi arretrano dell'1,9%, la prima flessione dal 2014. È quanto riferisce Istat. Nel solo mese di dicembre il fatturato è sceso del 3% rispetto al mese precedente e dell'1,4% su base annua, con riduzioni dell'1,8% per il mercato interno e dello 0,7% per quello estero. Gli ordinativi aumentano del 6% su anno. Nel quarto trimestre, prosegue l'Istat, l'indice complessivo del fatturato registra una riduzione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, mentre gli ordinativi salgono dell'1,9%.
La dinamica congiunturale del fatturato, sottolinea Istat, riflette cali sia sul mercato interno (-2,9%) sia su quello estero (-3,1%). Per gli ordinativi l'incremento congiunturale è sintesi di risultati quasi speculari registrati sui due mercati: +6,9% la crescita delle commesse provenienti dal mercato interno e -6,4% la riduzione di quelle provenienti dall'estero.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a dicembre tutti gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un calo su base mensile: -0,9% i beni di consumo, -2,7% l'energia, -3,0% i beni intermedi e -5,2% i beni strumentali.
Con riferimento al comparto manufatturiero, il settore farmaceutico registra la crescita su base annua più rilevante (+15,4%), mentre l'industria dei computer e dell'elettronica mostra il calo maggiore (-7,7%).
In termini tendenziali l'indice grezzo degli ordinativi aumenta del 6%, trainato dall'ampio incremento delle commesse pervenute dal mercato interno (+12,6%), in particolare di quelle relative agli altri mezzi di trasporto; una variazione negativa si registra, invece, per le commesse provenienti dal mercato estero (-3,6%). La maggiore crescita tendenziale si rileva per i mezzi di trasporto (+55,0%), mentre l'industria delle apparecchiature elettriche mostra il peggior risultato (-13,9%).
Il settore farmaceutico registra la crescita su base annua più rilevante (+15,4%), mentre l'industria dei computer e dell'elettronica mostra il calo maggiore (-7,7%)
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