Finmeccanica ha siglato un innovativo Protocollo di Intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per lanciare, per la prima volta in Italia, il progetto
Ticket to work, che nasce con l’obiettivo di favorire la transizione tra scuola e lavoro delle giovani generazioni attraverso la valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani nelle più diverse esperienze lavorative: in Italia e all’estero, part-time e a tempo pieno, formali e meno formali come stage, lavori occasionali e stagionali.Finmeccanica ed entrambi i Ministeri considerano la cultura del lavoro un elemento centrale nei percorsi educativi di istruzione e formazione dei giovani e ritengono che, in quest’ottica, vadano valorizzati i progetti e tutte quelle esperienze che siano in grado di generare competenze personali, civiche e professionali. Inoltre, convengono sull’importanza del riconoscimento delle esperienze pregresse e delle competenze – professionali e trasversali – maturate nei diversi contesti che sono, per loro stessa natura, alla base della costruzione professionale e valoriale della persona.“L’idea alla base di
Ticket to work’– ha spiegato il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica,
Giuseppe Orsi – è quella di premiare e riconoscere il valore di ogni esperienza di lavoro, in quanto fonte preziosa di arricchimento personale e professionale. Finmeccanica ha avviato il progetto come contributo ai temi dell’occupazione giovanile e del rilancio della cultura del ‘saper fare’. La convinzione di fondo è che l’impresa debba svolgere un ruolo essenziale non soltanto nella ripresa dell’economia del Paese, ma anche nella valorizzazione del suo capitale umano. Alla base del progetto c’è il principio secondo cui il lavoro è un valore e, come tale, ha e deve ricevere un riconoscimento sociale. Attraverso il lavoro – qualsiasi lavoro – naturalmente regolare e regolarmente remunerato, grazie a
Ticket to work’ i ragazzi guadagnano ‘crediti’ che poi diventano un importante elemento di valutazione per ogni futura professione. In questo modo, i giovani saranno inseriti da subito nel processo produttivo. I ‘crediti’ potrebbero rappresentare, inoltre, un ‘valido collaterale’ per agevolare i meccanismi di accesso a prestiti e finanziamenti alle giovani generazioni, facilitando così la progettazione concreta di un futuro professionale e famigliare anche in assenza, o in attesa, di un impiego definitivo”.L’accordo siglato prevede la costituzione di un Comitato Tecnico composto da sei membri che avrà il compito di promuovere, monitorare e valutare i risultati delle attività previste dal Protocollo. Nello specifico, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, contribuiranno a favorire il raggiungimento degli obiettivi del progetto
Ticket to Work attraverso: il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e formative, degli Istituti Tecnici Superiori e dei soggetti interessati sul territorio; il collegamento con gli interventi in materia di alternanza scuola lavoro e di apprendistato; il raccordo con gli interventi per la formazione del personale della scuola e delle istituzioni formative; la valorizzazione degli apprendimenti comunque acquisiti dagli studenti; la realizzazione di progetti pilota riferiti ai modelli organizzativi del “dual system”, soprattutto nell’ambito dei percorsi in apprendistato.L’impegno di Finmeccanica si concretizza attraverso il coinvolgimento diretto delle Direzioni Risorse Umane delle aziende del Gruppo e di alcune aziende del suo indotto che, in fase di reclutamento e selezione delle persone, valorizzeranno precedenti esperienze di micro lavoro, attività stagionali e lavori occasionali, assegnando loro una sorta di “credito”: un “biglietto”, appunto, per entrare nel mondo del lavoro. Il progetto nasce, tuttavia, con l’obiettivo di darsi un orizzonte più ampio – a livello di sistema - Paese – arrivando a coinvolgere in tempi brevi altre importanti aziende italiane ed espandendosi così a livello nazionale grazie ad una più ampia partecipazione di attori istituzionali e, in prospettiva, di partner industriali e finanziari.