Nonostante il perdurare dell’incertezza economica, il livello degli stipendi nei settori amministrativi e finanziari è destinato a migliorare, seppure moderatamente, nel corso del 2012. Lo rivela un’indagine condotta dalla società di recruitment specializzato Robert Half su un panel di 200 manager italiani delle imprese private: il 21% degli intervistati prevede un aumento degli stipendi nel corso dell’anno e soltanto il 3% si aspetta invece un peggioramento, mentre il 71% del campione ritiene che resteranno invariati.Il settore finanziario e amministrativo resta in questo periodo di stasi economica una delle aree di maggior importanza per le aziende che continuano a investire in questo tipo di risorse. Le imprese che prevedono di aumentare gli stipendi non saranno però particolarmente generose: nella metà dei casi, i salari dovrebbero salire infatti di appena 1 o 2 punti percentuali e in un altro 20% circa, l’incremento si collocherà tra il 3 e il 4% dell’attuale busta paga. “La congiuntura di stasi economica porta ovviamente le imprese, e anche i lavoratori, a privilegiare la stabilità del posto di lavoro rispetto al livello salariale - spiega Carlo Caporale, associate director di Robert Half - ma c’è anche un altro aspetto da considerare: la nostra esperienza ci dice che il livello di soddisfazione legato agli aumenti retributivi è di breve durata, mentre per mantenere elevata la motivazione dei collaboratori nel lungo periodo sono fondamentali la crescita professionale e la soddisfazione per l’attività svolta. Questo fa sì che gli incrementi di stipendio rappresentano soltanto uno dei possibili strumenti di incentivazione adottati dalle aziende”.
Il 21% delle aziende prevede un aumento delle retribuzioni di impiegati contabili e amministrativi.
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