- Il canale più efficiente per la ricerca di neolaureati è per il 18,44% dei rispondenti la pubblicazione delle offerte di lavoro/stage sui portali delle Università. Nonostante questo dato risulti essere il più rilevante per il 2013 è necessario confrontare con quello dello scorso anno che rappresentava il 44,26%. A contrapporre questo calo drastico sono le candidature spontanee che con il 7,50% del 2013 hanno segnato un aumento rispetto al 2012 (4,42%). Anche il sito internet aziendale dimostra essere in leggero aumento: 8,33% per il 2013 contro il 7,96% dello scorso anno. - La funzione aziendale ricercata generalmente dai rispondenti riguarda soprattutto il marketing per il 16,81% (nel 2012 solo il 7,26%), poi il commerciale e la progettazione con il 14,29%. Proprio in merito a queste funzioni le lauree più ricercate sono Ingegneria con il 44,93% ed Economia con il 33,90%. Entrando più nello specifico per ingegneria, notiamo che gli indirizzi maggiormente richiesti dalle aziende sono quello di ing. meccanica (25,45%) e quello di ing. gestionale (20%) (entrambe le percentuali corrispondono a una sensibile parità con i dati del 2012).- Il 43,48% dei rispondenti afferma che non ha difficoltà di reperimento di risorse laureate mentre il 33,90% lamenta un difficile reperimento di risorse laureate nel campo ingegneristico. SELEZIONE NEOLAUREATI - La modalità favorita per la selezione dei neolaureati è il face to face (65,49%) perché permette al recruiter di percepire aspetti del candidato che tramite i mezzi informatici non si colgono (91,46%) e perché il 7,32% afferma che l’azienda non è ancora pronta per la selezione “tecnologica” e sicuramente la sfrutterà in futuro. Infatti, il 60,53% dei rispondenti che sfrutta la selezione “tecnologica” dichiara che il problema principale nell’impiego di strumenti tecnologici/informatici è il malfunzionamento della connessione internet. Il 58,82% dei rispondenti pensa di avvalersi sempre di più della tecnologia per la selezione in futuro. Il 32,74% dei rispondenti dichiara di utilizzare sia la modalità face to face che gli strumenti tecnologici/informatici tra questi soprattutto il telefono (39,13%), telefono e Skype (30,43%), solo Skype (26,09%) e i Video CV (4,35%). Nonostante la “selezione tecnologica” sia ancora un esperimento, permette di risparmiare il tempo (44,19%), il budget (20,93%) e in alcuni casi anche di valutare la dimestichezza del candidato (16,28%). - Il 63,72% dei rispondenti dichiara che la propria azienda non utilizza l’assessment per la selezione e la valutazione di neolaureati. Invece chi usa l’assessment (36,28%) ricorre soprattutto alla struttura HR interna (52,50%) e si avvale meno dei Consulenti esterni specializzati (15%) e delle Agenzie del Lavoro (12,50%) o di psicologi del lavoro, società di recruiting ecc (20%).- Oltre al titolo di studio conseguito, giocano a favore del candidato soprattutto la motivazione (33,04%) e l’ottima conoscenza di una o più lingue straniere (18,76%). Anche nel 2012 questi due elementi risultavano essere fondamentali ma le percentuali diverse mostrano un cambiamento interessante: la motivazione era pari a 20,38% mentre la conoscenza della lingua straniera 20,38%. Nonostante questo mutamento, la conoscenza della lingua inglese è un “must” per il 71,68% delle aziende. Non solo, le lingue più richieste dalle aziende dopo l’inglese rimangono invariate dal 2012 (francese, tedesco e spagnolo) ma vi è una lieve crescita per il cinese (dall’1,20% del 2012 al 4,48% del 2013), il russo (dall’1,20% al 2,99%) e l’olandese (dall’1,20% al 1,49%). - Le caratteristiche personali più importanti ricercate in un neolaureato sono le capacità di analisi e di risoluzione dei problemi (22,12%) e la capacità di mettersi in gioco (22,12%) mentre le principali carenze sono la scarsa conoscenza del mondo del lavoro (19,47%) e l’indecisione nelle scelte e nei progetti (18,58%).STAGE NEOLAUREATI
- L’85,84% dei rispondenti dichiara che la propria azienda organizza stage per neolaureati. Per il 41,35% lo stage è uno strumento per la conoscenza reciproca tra l’azienda e il neolaureato prima di procedere con l’assunzione mentre il 36,54% consente al neolaureato di fare un’esperienza formativa ma non vi è assunzione al termine.- La Riforma Fornero, per il 76,78% dei rispondenti, non ha registrato rilevanti cambiamenti per quanto riguarda le modalità di utilizzo dello stage in azienda mentre per il 21, 43% ha portato a maggiori restrizioni nell’applicabilità dello stage riducendo i tempi di durata dello stage e i mesi di attivazioni fino a 12 mesi dopo la laurea e la mancanza di possibilità di proseguimento del rapporto tramite Co. Co. Pro. Solo per l’1,79% la Riforma Fornero ha inciso positivamente perché ha chiarito la differenza fra le diverse tipologie di stage.- La somma prevista per il rimborso spese è rimasta invariata rispetto al passato per il 76,24%, è aumentata per il 22,77% e diminuita solo per il 0,99%. Esistono diversi tipi di rimborso spese e quelli che vanno per la maggiore sono i buoni pasto unitamente al compenso economico (40,37%) e la possibilità di usufruire della mensa aziendale unitamente al rimborso spese (37,61%) mentre ancora per il 3,67% non è previsto nessun tipo di rimborso (l’anno scorso quest’ultima percentuale rappresentava il 4,95%). Il valore dei buoni pasto è da 5,01 a 5,50 euro per il 44,44% delle aziende rispondenti l’indagine. ASSUNZIONE NEOLAUREATI
- Il 45,72% dei rispondenti dichiara di aver assunto i neolaureati negli ultimi 12 mesi dopo il periodo di stage mentre l’anno scorso era pari al 50%. Anche le aziende che non assumono sono in calo: 24,76% (2013) vs 15,22% (2012). Per i prossimi 6 mesi però, non sono previste assunzioni per il 43,81%. Le funzioni aziendali che hanno maggiormente portato a buon fine lo stage con una assunzione sono state il marketing (13,79%), la progettazione (12,64%) e la ricerca e sviluppo (12,64%). Sono le stesse funzioni più ricercate dalle aziende. Per tutti gli altri che prevedono di assumere per i prossimi sei mesi inseriranno i neolaureati nelle funzioni confermate già dai precedenti risultati: progettazione (16,92%), ricerca e sviluppo (13,85%) e commerciale (9,23%). - La forma contrattuale maggiormente utilizzata nel momento in cui i neolaureati a seguito di un periodo di prova/stage vengono assunti dalla azienda è l’apprendistato professionalizzante per il 38,83% dei rispondenti, il tempo determinato per il 35,92%, l’ambito tempo indeterminato per l’11,65%, il contratto di inserimento 5,83%, temporaneo tramite Agenzia del Lavoro 4,85% e il Co. Co. Pro. il 2,91%. Il tipo di contratto previsto per l’assunzione non ha risentito della Riforma Fornero per il 77,67% dei rispondenti mentre per coloro che hanno affermato il contrario hanno ritenuto specificare che prima della Riforma Fornero potevano avvalersi con più facilità di determinati contratti quali: inserimento, co.co.pro, tempo determinato, tempo indeterminato, apprendistato acausale, somministrazione e progetto.- La retribuzione annua lorda si è abbassata rispetto al 2012 ad esempio il CCNL metalmeccanici nel 2012 partiva dall’inserimento da 25.249 euro fino a 31.195 con il raggiungimento dei 36 mesi mentre nel 2013 all’inserimento sono pari a 24.008,24 euro e 28.688,26 euro a 36 mesi. A mantenere comunque una retribuzione pari a quella dell’anno scorso è il CCNL chimico/farmaceutico: nel 2012 all’inserimento del candidato era pari a 26.781,53 euro fino a 32.668 euro a 36 mesi e nel 2013 all’inserimento 26.454 euro fino a 31,889,28 euro a 36 mesi. Mediamente, il passaggio del neolaureato alla categoria contrattuale superiore avviene dopo 12 o 24 mesi per il 32,38% dei rispondenti, dopo 18 mesi per il 31,43% e solo dopo 6 mesi per il 3,81%.RETENTION E DIMISSIONI NEOLAUREATI
- I fattori su cui l’azienda punta per avere maggiore attrattività sono soprattutto l’internazionalità per il 24% dei rispondenti, la qualità dell’ambiente di lavoro per il 17% e la notorietà del brand per il 15%. - L’elemento su cui punta l’azienda per trattenere i neolaureati inseriti è la crescita professionale per il 48% infatti solo l’8% dei rispondenti afferma che la motivazione principale esplicitata dai neolaureati che lasciano l’azienda è la scarsa possibilità di carriera. Solo il 5% dei neolaureati lasciano l’impresa per la ricerca di nuove opportunità all’estero: di questi il 62,50% ha l’idea che un’esperienza all’estero arricchisce il cv per un impiego sicuro in Italia, per il 12,50% è una scelta dovuta alla crisi economica italiana e per il 25% è una scelta legata a motivazioni personali e non strettamente lavorative.
La ricerca di G.I.D.P. (www.gidp.it), è stata effettuata ponendo 49 domande a 134 tra i Direttori del Personale iscritti all’Associazione, appartenenti ad importanti realtà imprenditoriali: le aziende in questione sono, infatti, caratterizzate dalle grandi dimensioni (ben il 56,72% conta oltre 500 dipendenti) e sono, per quanto concerne la proprietà, soprattutto Multinazionali (44,78%). Per la maggior parte collocate nel Nord ovest (65,67%) o dislocate su diverse aree geografiche (18,66%), le imprese operano in numerosi settori merceologi, altamente differenziati tra loro. Si passa dal 14,93% dell’industria meccanica, al 11,94% del terziario, al 7,46% del commercio.Paolo Citterio, presidente nazionale Gidp/Hrda, commenta così i risultati ottenuti dall’indagine Neolaureati&Stage 2013: “Sempre più le aziende useranno in futuro le tecnologie per selezionare i neolaureati. Per esempio Skype è già usato dalla maggior parte dei recruiter e ciò incide ovviamente sia sul tempo sia sul costo dell’attività. Vista la scarsità di inserimenti nell’ultimo periodo, le aziende intendono approfondire le capacità dei lavoratori considerando sempre di più l’assessment che consiste nell’individuare le capacità razionali, relazionali, realizzative e l’IQ Test. Tutto ciò viene individuato e misurato da specialisti i quali scelgono le candidature migliori. La lingua principale rimane ovviamente l’inglese, ma molte multinazionali che risultano prevalere nel campione (44,78% con oltre 500 dipendenti) richiedono nelle proprie subsidiary o branch una seconda lingua meglio se tedesco e/o francese. Un dato interessante è in riferimento alla lingua cinese che grazie al commercio più intenso con la Cina e a un’integrazione socio-culturale nel nostro Paese, vede una crescita dall’1,20% del 2012 al 4,48% di quest’anno. Per quanto concerne l’emolumento dello stage, in media è pari a 500 euro netti al mese con punte fino a 800 euro. Oltre a quanto menzionato a volte vengono unitamente legati al rimborso spese anche i buoni pasto dal valore medio di 5,50 euro con eccezioni di buoni di 8-9 euro. Una volta assunto il neolaureato la retribuzione lorda annua più alta spetta al CCNL chimico-farmaceutico e quella più bassa al CCNL commercio-servizi; tutti i settori registrano comunque un calo rispetto al 2012. Mi spiace apprendere dai risultati della nostra indagine che rispetto agli anni passati la funzione aziendale per la quale ci sono pochi assunti è proprio quella HR. Del resto la Riforma Fornero ha inciso negativamente per tutte le funzioni sulle modalità contrattuali, in primis per il contratto a tempo indeterminato ed è per questo che il contratto di apprendistato è rimasto il più utilizzato pur con elevati costi per la formazione e le difficoltà tecniche per attuarlo. Con l’attuale governo si sta cercando di apportare cambiamenti necessari a favorire e adottare tutti i tipi di contratto in particolare quello a tempo determinato. L’attrattività dell’azienda punta principalmente all’internazionalità e alla qualità dell’ambiente di lavoro promettendo al neolaureato una crescita professionale e un programma di sviluppo individuale”.