mercoledì 16 marzo 2016
Agostino Santoni (nella foto il presidente di Assinform): il mercato è ripartito, ora è importante accelerare sui grandi progetti. Bologna la cità più smart . Il Sud stenta.
Il digitale torna a crescere, ma è un'Italia a due velocità
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Il mercato digitale italiano è ripartito. Il settore è cresciuto nel complesso dell’1% nel 2015, arrivando a valere 64,9 miliardi di euro; la stima per il 2016 è di un ulteriore incremento, nell’ordine dell’1,5%, che porterà il mercato a superare i 65,8 miliardi. Al recupero hanno contribuito tutti i comparti, dai servizi Ict (+1,5% a 10,3 miliardi) ai dispositivi e sistemi (+0,6% a 16,9 miliardi); l’unica eccezione è stata rappresentata dai servizi di rete delle telecomunicazioni, che hanno continuato a subire il calo delle tariffe registrando una flessione del 2,4%. Lo sottolinea il presidente di Assinform, Agostino Santoni, che spiega come sia «cambiata la qualità della domanda», ora più attenta alle potenzialità per «innovare servizi, prodotti e processi. Per cui mai come oggi appare importante accelerare i grandi progetti di evoluzione digitale». Il settore conta più di 75.400 imprese e 456mila addetti. Significativo è il fenomeno delle start up. Mentre cresce la richiesta di profili specializzati da parte delle aziende e della Pubblica amministrazione. Il digitale, infatti, si sta aprendo a grandi opportunità. È quanto emerge anche dalla terza edizione del rapporto Smart City Index, che analizza le 116 città capoluogo italiane utilizzando oltre 470 indicatori, classifica lo sviluppo di reti e infrastrutture intelligenti delle città italiane, misurando la loro capacità di innovare e offrire servizi di qualità ai propri cittadini. Anche quest’anno il podio resta saldamente nelle mani delle grandi città del Nord Italia: sul gradino più alto Bologna, al secondo posto Milano, anche grazie ad Expo, che strappa l’argento a Torino, quest’anno scesa al terzo posto della classifica. Roma perde terreno e scivola dal 4° al 9° posto. Purtroppo, il Sud mostra un ritardo strutturale, bisogna aspettare la 32esima posizione per incontrare la prima metropoli del Sud, Napoli. E Lecce, la prima città media, è al 52° posto.
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