Minacciano una "fuga" dalla gestione separata Inps. E paventano che così verranno a mancare le entrate previste per 60 milioni di euro. Sono i freelance e i professionisti aderenti ad Acta, Alta partecipazione e Confassociazioni che stanno protestando da tempo contro il previsto aumento dell'aliquota contributiva fino al 33%. Per questo hanno lanciato gli hashtag #dicaNo33 e #siamorotti e tenuto manifestazioni nei co-work di alcune città senza però ottenere che la norma cambiasse nella legge di stabilità approvata dalla Camera.
"La fuga dalla Gestione Separata Inps è iniziata da tempo: lo capiamo vedendo l’andamento della cassa dei commercianti – spiegano da Acta, l'associazione presieduta da Anna Soru –. Le attività chiudono, ma le iscrizioni crescono. Come mai? Ce lo confermano anche i nostri iscritti: se hanno attività che lo consentono, e sono la gran parte, chiudono la partita Iva e aprono una posizione come attività commerciale individuale: da freelance ci trasformiamo in commercianti in conoscenza! O in artigiani della conoscenza!". Il perché è piuttosto facile da comprendere: l'aliquota contributiva oggi è al 23% per commercianti e artigiani e al 27,72% per gli iscritti alla Gestione Separata Inps, come i freelance, appunto, che dovrebbero arrivare addirittura al 33% come i dipendenti (per i quali però la gran parte è a carico del datore di lavoro). "Di fronte a questa situazione Renzi ha lanciato le sue slide: 800 milioni per le partite Iva - commentano ancora gli esponenti di Acta -. Che in sostanza peggiora la posizione dei freelance, su due fronti: fiscale con il nuovo regime dei minimi e contributivo con l’aumento al 33%. Questo significherà un divario di oltre 9 punti fra commercianti e Gestione Separata. I conti economici che ha fatto Renzi sono però errati: oggi la differenza di 4 punti tiene ancora legati alla Gestione separata Inps molti freelance, ma domani con 9 punti la fuga diventerà questione di sopravvivenza. Ed è ciò che succederà se il Senato non bloccherà l’aumento. Per il bilancio è illusorio contare su un aumento degli introiti di 60 milioni, potrebbe addirittura esserci una diminuzione", concludono i freelance, ribadendo la richiesta che il Senato introduca nella legge di Stabilità lo stop all'aumento dell'aliquota contributiva.