La chiave del successo per lavoratori e aziende? Sta nelle competenze digitali, ormai imprescindibili per chiunque voglia intraprendere una nuova avventura lavorativa. Per non essere emarginati dal mercato del lavoro, infatti, è diventato necessario conoscere e padroneggiare al meglio le ultime applicazioni tecnologiche in ambito professionale. È questo uno dei temi analizzati nell'ultimo numero dell’Hays Journal, pubblicazione firmata dal gruppo Hays, uno dei più importanti player della selezione specializzata a livello globale. Secondo l’analisi, infatti, l’apprendimento delle competenze digitali è indispensabile per le future generazioni di professionisti che, nei prossimi decenni, faranno il loro ingresso nel mondo del lavoro. "La rivoluzione digitale - afferma
Carlos Soave, managing director Hays Italia - ha mutato notevolmente la vita di milioni di consumatori a livello globale, lanciando allo stesso tempo sul mercato nuove sfide per le imprese. Ecco perché siamo convinti che le skill digitali acquisiranno un’importanza maggiore in un futuro a breve termine”. E le digital skill stanno diventando fondamentali per (quasi) tutti i tipi di lavoratori. “Si pensi per esempio a un manager che deve saper valutare i rischi della crescente criminalità informatica - continua Soave - o a un responsabile marketing che vuole capire qual è la piattaforme online più adatta su cui pianificare un investimento pubblicitario”. Ma questo terremoto digitale non sta interessando solo le posizioni manageriali. “Un altro esempio - prosegue Soave - arriva dagli operatori telefonici che si occupano di customer care: i colossi delle telecomunicazioni stanno integrando i tradizionali call center con nuove interfacce digitalizzate, che permettono interazioni via chat sia su siti web sia sui più importanti social network"."E si riscontra un simile approccio - spiega - se ci si sposta nell’area delle previsioni di vendita, una volta basate sull'intuizione e sull’istinto dei rappresentanti e oggi, invece, sempre più legate ad elaborazione e analisi sui flussi di Big Data”.Alla luce di questa nuova digitalizzazione, i sistemi di istruzione devono assolutamente adattarsi. Nell'autunno 2015, il Regno Unito sarà il primo Paese al mondo a rendere obbligatoria l’istruzione digitale fino ai 16 anni. “Si tratta di un provvedimento che dovrebbe essere adottato anche in Italia - commenta Soave - se vogliamo che le future generazioni di professionisti made in Italy siano competitive e appetibili per il mercato del lavoro”.Per chi è alla ricerca di un lavoro, quindi, è importante saper cogliere le opportunità offerte da questo nuovo scenario. Secondo gli esperti Hays, infatti, è fondamentale aggiornare costantemente le proprie competenze, anche quelle digitali. “Indipendentemente dal tipo di professione o dall’azienda per cui si sta lavorando, le aziende mirano a selezionare, mantenere e promuovere risorse con skill digitali altamente specializzate”, dice. I candidati che vogliono proporsi sul mondo del lavoro devono, quindi, saper valorizzare le proprie capacità di adattamento in un ambiente in continua evoluzione, sia che si tratti di professionisti marketing, sia che si tratti di responsabili amministrativi o di addetti della divisione logistica. Quanto alle aziende, il focus è mutato e dall’osservazione dei trend tecnologici si è passati alla coltivazione e allo sviluppo di talenti e risorse necessari per essere sempre un passo avanti rispetto alle ultime tendenze in ambito digital. “Grazie alla rapida evoluzione a cui stiamo assistendo, oggi possiamo utilizzare - conclude Soave - strumenti straordinariamente potenti: con un semplice clic, un’azienda può raggiungere milioni di persone a livello mondiale. Per esempio, in Hays siamo in grado di confrontare centinaia di migliaia di cv di candidati disseminati in più Paesi, applicando particolari filtri al nostro database. Ma tutto ciò è possibile solo se si possiedono adeguate skill digitali”.