Corsa contro il tempo per trovare una soluzione alla crisi greca: il premier, Alexis Tsipras è ottimista e sicuro che al programmato vertice dei capi di stato
e di governo dell'Eurozona di lunedì ci sarà un accordo che consentirà al paese di tornare a crescere. "Il summit di lunedì - dice - è uno sviluppo positivo che va in direzione dell'intesa. Tutti quelli che hanno scommesso sulla crisi e su
uno scenario di terrore dovranno riconoscersi in errore. Ci sarà una soluzione - aggiunge - basata sul rispetto delle
regole Ue della democrazia che consentirà alla Grecia di
tornare a crescere". Inoltre, riferiscono funzionari Ue, i
ministri delle Finanze della zona euro discuteranno la gestione
di un default della Grecia in caso di mancato accordo con i
creditori.
Ma intanto nel Paese è fuga di capitali: nella sola
giornata di oggi è stato ritirato dai deposti bancari oltre un
miliardo di euro. Secondo tre fonti bancarie, in questa
settimana sono usciti dalle banche ben 4,2 miliardi di euro, il
2,2% del totale dei depositi bancari del Paese. Proprio per
questo oggi il direttivo della Bce terrà una riunione in
teleconferenza per discutere dell'ampliamento della liquidità
di emergenza per le banche greche (Ela), il cui tetto è stato
appena innalzato di 1,1 miliardi di euro a 84,1 miliardi. Non
solo, ma l'Eurotower ha aumentato di 1,8 miliardi di euro la
liquidità di emergenza per le banche greche.
Berlino assicura che negozierà "fino all'ultimo minuto" ma
Atene deve presentare le riforme. Secondo Peter Altmaier, il
capo dello staff del cancelliere Angela Merkel, la Grecia deve
rispettare gli impegni "come hanno fatto altri paesi come
Spagna, Portogallo e Irlanda". "Peccato per il mancato accordo
di ieri all'Eurogruppo, ma non è troppo tardi per un'intesa e
ci auguriamo che un accordo sia possibile", fa sapere Steffen
Seibert, portavoce della Merkel.
Secondo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il
fatto stesso che sia stato convocato un vertice dell'Eurozona
è la prova "che ci sono margini per un'intesa". Se si
verificherà la non auspicata e "molto lontana" ipotesi di
un'uscita della Grecia dall'Euro, "i mercati finanziari ne
risentirebbero" e Padoan non si stupirebbe "se ci fossero
variazioni dei rendimenti e degli spread".