Probabile rinvio nel negoziato per scongiurare il fallimento
della Grecia. L'Eurogruppo, che precede il summit a livello di
leader di stasera, non ha dato gli esiti sperati. Ma l'ultima
proposta presentata da Tsipras sembra aver ridotto notevolmente
le distanze. Critico il ministro delle Finanze tedesco,
Schaeuble, che non vede novità nel nuovo piano ellenico.
Possibilista, invece, la cancelliera Angela Merkel secondo la
quale "c'è ancora tempo" per un'intesa. Ci credono i mercati
che si mantengono in area positiva: la borsa di Atene vola a +8%.
Le nuove proposte dal governo di Atene sono state giudicate dai creditori della Grecia - Ue, Fmi e Bce - come "una buona base per fare dei progressi al vertice dell'Eurozona". Lo ha indicato Martin Selmayr, capo del gabinetto della Commissione europea, sul suo account Twitter. Pochi i dettagli sul contenuto delle proposte di Atene per ottenere lo sblocco di 7,2 miliardi di euro. Nuove tasse sui ricchi e sulle aziende, un aumento dell'Iva su alcuni prodotti ma non sull'elettricità, non ulteriori tagli a pensioni e stipendipubblici. Sono queste alcune delle proposte incluse nel pianoche Atene ha presentato ai creditori, secondo quanto ha detto in serata il ministro dell'Economia greco, Giorgios Stathakis, alla Bbc.
"Le proposte greche sono un passo accolto con favore ma serve altro lavoro con le
istituzioni. L'Eurogruppo si riunirà di nuovo in settimana, ci
serve un accordo nei prossimi giorni": lo ha annunciato il
vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis al termine
dell'Eurogruppo. La proposta presentata dalla Grecia
"finalmente è una base solida e globale" su cui discutere "ma
resta ancora del lavoro da fare". Così il commissario Ue agli
affari economici e monetari Pierre Moscovic. Una nuova riunione dell'eurogruppo dovrebbe tenersi entro la fine della settimana.
Questa sera si terrà a Bruxelles un vertice cruciale con i 19 ministri delle Finanze dell'Eurozona. Il premier greco ha iniziato una serie di incontri bilaterali con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, il direttore generale dell'Fmi, Christine Lagarde, il presidente della Bce, Mario Draghi e il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.