Sono 250mila le lavoratrici ogni anno colpite da infortuni sul lavoro e malattie professionali, di queste circa 2mila diventano disabili. È quanto emerge dalla ricerca dell'Anmil (Associazione mutilati e invalidi del lavoro) sul tema
Tesori da scoprire: la condizione della donna infortunata nella società presentata al Senato.Il settore che produce maggior numero di donne disabili è l'agricoltura, segue la sanità. Il 23,5% delle disabili afferma di aver perso il lavoro perché spinta a licenziarsi, il 23% ha perso il compagno dopo l'infortunio. Molti dei dati forniti nello studio dell'Anmil
Donne, lavoro e disabilità sono "preoccupanti" secondo il presidente del Senato,
Piero Grasso. "Evidenziano come ancora la donna continuino ad avere più problemi rispetto agli uomini sotto diversi profili, tra i quali quello dell'accesso al mercato del lavoro, quello della tutela della salute sui luoghi di lavoro, quello della conciliazione dei tempi di lavoro e di vita familiare", afferma Grasso alla presentazione della ricerca."Non sempre la normativa ha tenuto conto delle differenze di genere sui luoghi di lavoro", conclude il presidente del Senato, osservando che "in futuro occorrerà una maggiore attenzione in tal senso, migliorando il quadro normativo vigente, in un'ottica sistematica di maggiore integrazione tra prevenzione, sicurezza, qualità della vita".