Geometri al lavoro - Archivio
La transizione eco-digitale come motore di un nuovo boom economico e professionale per i geometri. Con le sfide legate al calo demografico, all'avanzamento dell'intelligenza artificiale, al cambiamento climatico e alla necessità di tutelare aria, acqua e suolo. Il presidente del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati Maurizio Savoncelli ha sottolineato l'importanza di recuperare, riqualificare e rigenerare il territorio, soprattutto attraverso l'opportunità offerta dai fondi europei: «Transizione eco-digitale, intelligenza artificiale, calo demografico sono temi con cui ci confronteremo nei prossimi 40 anni. Affrontare prima le tematiche è un dovere di chi vive in questo periodo storico e per noi un dovere da cittadino, da professionista e per chi ha responsabilità anche da dirigente di categoria. La sfida è grande, se affrontata in tempo utile e con le dovute conoscenze potrebbe diventare una risorsa». «La scelta della scuola secondaria di secondo grado - ha aggiunto Savoncelli - rappresenta per i ragazzi un momento determinante nella vita e, per tale motivo, voglio sottolineare quanto l'istituto tecnico Cat-Costruzioni, Ambiente e Territorio possa offrire loro opportunità concrete, in termini di occasioni professionali e di una autonomia economica ben presto raggiungibile. Prospettive che si presenteranno loro fin da diplomati e, se intenderanno continuare a studiare, con il titolo universitario triennale professionalizzante divenuto abilitante. Si tratta di Professioni tecniche per l'edilizia e il territorio (L-P01), un percorso accademico che ha reso l'esame di laurea abilitante, riducendo ancor più i tempi di ingresso nel mondo del lavoro». Per Marco Fischetto, responsabile per la Pubblica amministrazione centrale di Microsoft, «l'intelligenza artificiale di tipo generativo può aiutare il geometra nell'ambito della progettazione, dell'analisi dei rischi, della redazione di documenti piuttosto che nell'interazione con le Pubbliche amministrazioni. Dotando queste ultime di un'intelligenza artificiale di tipo generativo che possa sveltire le pratiche, ne beneficerebbe anche chi interroga la pubblica amministrazione». Se da una lato è fondamentale investire sulle nuove generazioni e sulle competenze richieste dal mercato in continua evoluzione, è altrettanto necessario consolidare la figura del geometra promuovendo competenze trasversali e l'adozione di nuove tecnologie. «Abbiamo previsto il calo demografico, ma c'è anche l'allungamento della vita professionale, questo comporta lo slittamento dell'età media della categoria che però è molto propensa alle nuove tecnologie», ha spiegato Diego Buono, presidente della Cassa Geometri. Mentre secondo Paolo Biscaro, presidente della Fondazione Geometri, «la nostra è una professione in evoluzione costante e che, anche per questo, non conosce crisi. Ogni anno si preparano per l'esame di abilitazione professionale circa 3mila giovani ma, a livello nazionale, ci sarebbe bisogno di almeno 6mila geometri preparati e pronti a entrare nel sistema delle costruzioni».
Le opportunità offerte dal Pnrr e dall'Agenda 2030
Il Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza e l’Agenda 2030 sono occasioni da sfruttare per porre in opera strategie condivise per lo sviluppo sostenibile. Con un’attenzione particolare all’apporto che possono dare i geometri. Oltre alle opportunità e scenari che si aprono per i professionisti, soprattutto i più giovani. L’accento va posto su questioni strategiche come la salubrità, la cultura dell’accessibilità mediante l’abbattimento delle barriere architettoniche. E ancora: la sussidiarietà orizzontale, la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione dell’edilizia, la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, la salvaguardia del territorio. Buona parte dei progetti previsti dal Pnrr riguardano azioni di sviluppo, valorizzazione e rigenerazione del territorio, alle quali è destinato circa il 39% delle risorse economiche complessive. Per consentirne la più efficace e completa attuazione nel quinquennio 2021-2026, i Comuni devono prioritariamente rafforzare la macchina amministrativa, favorendo la sinergia pubblico-privato mediante accordi di collaborazione che, trovano attuazione proprio nel principio della sussidiarietà orizzontale introdotto dalla legge costituzionale n. 3/2001. Ed è proprio la sussidiarietà orizzontale uno degli elementi ricorrenti e trasversali in ciascuna delle sei missioni in cui si articola il Pnrr. L’amministrazione condivisa è una leva sempre più importante per la ricostruzione del Paese. I Comuni italiani che vi fanno ricorso sono 247 (103 al Nord, 70 al Centro e 74 al Sud), tra cui molti capoluoghi. Un fenomeno particolarmente aumentato durante la pandemia. E ancora: la valorizzazione degli edifici non utilizzati, che l’Istat stima in oltre 740mila, è parte delle conoscenze che i giovani geometri devono ampliare. In questo senso, è stato firmato un accordo tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Consiglio nazionale degli Ingegneri, quello degli Architetti, dei Geometri, Infratel Italia, Tim e Open Fiber per rafforzare la connettività sul territorio, supportare gli operatori nelle attività di progettazione, direzione lavori, collaudo e altre necessità tecniche nei cantieri della banda ultralarga previsti dal Pnrr. I soggetti aggiudicatari del Piano “Italia a 1 Giga” potranno disporre di un canale centralizzato, su base provinciale, per reclutare tecnici di comprovata esperienza e professionalità nel campo delle reti ultraveloci.
Cassa Geometri, investire in nuove generazioni
«Investire sulle nuove generazioni, sulle esigenze professionali, formative e culturali è fondamentale per la crescita e lo sviluppo della professione, ma anche per l'incremento reddituale della categoria. La figura stessa del geometra continua ad acquisire ulteriori competenze, plasmando la nostra professione su quello che ci richiedono il mercato e i cambiamenti. Il nostro obiettivo è continuare a consolidare la figura del geometra, promuovendo sempre di più le competenze trasversali e le nuove tecnologie che rispondono alle esigenze di un mercato in continuo mutamento, senza dimenticare il nostro ruolo di promotori di una solida previdenza che salvaguardi le prestazioni delle future generazioni», ha rimarcato il presidente di Cassa Geometri. Intanto il Comitato dei delegati della Cassa Geometri ha approvato il bilancio di previsione 2024 con un risultato economico positivo di 157,4 milioni di euro. Continua a crescere l'attività produttiva della categoria: nel 2023 si registra infatti un incremento dei redditi e del volume d'affari rispettivamente del +20% e del +14,4% - che si aggiunge all'incremento di oltre il 40% del precedente esercizio-, confermando il trend positivo avviato nel 2022 che continuerà a beneficiare degli interventi normativi varati dal governo che hanno favorito gli investimenti di recupero del patrimonio edilizio privato italiano. «La ripresa degli indicatori di produttività della categoria, ulteriormente consolidata nel 2023 - ha concluso Buono - va di pari passo con il rafforzamento delle azioni intraprese da Cassa Geometri per migliorare i servizi di previdenza, assistenza e welfare verso i propri iscritti, cercando di coniugare l'obiettivo della sostenibilità nel medio-lungo periodo con la necessità di garantire l'adeguatezza delle prestazioni future. Proseguono in quest'ottica le iniziative volte a potenziare le attività professionali dei geometri e ad agevolare, soprattutto per i più giovani, l'accesso alla professione e al reddito. In uno scenario in continuo cambiamento sociale e tecnologico, la figura del geometra dimostra di essere pronta a cogliere le sfide che si prospettano per i prossimi anni e che passano per la transizione ecologica, la digitalizzazione e l'innovazione. Noi come Cassa, continuiamo a supportare gli iscritti con iniziative di formazione professionale promuovendo quelle competenze trasversali e tecnologiche in grado di aprire nuove opportunità alla categoria e di avvicinarla sempre di più alle necessità dei territori». Le entrate contributive per il 2024 si prevedono in 772 milioni di euro. Il risultato della gestione previdenziale, stimato per l'esercizio 2024, presenta un saldo positivo di 152,7 milioni di euro. Per quanto riguarda la gestione patrimoniale della Cassa, i dati previsionali di redditi e proventi patrimoniali per il 2024 evidenziano un risultato complessivo di gestione di 37,7 milioni di euro, di cui 4,7 milioni relativi alla gestione immobiliare e 33 milioni relativi a quella mobiliare.