venerdì 11 luglio 2014
Garanzia giovani, la Ue approva il piano italiano
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Alla fine, almeno agli "europei" della Garanzia giovani, siamo arrivati secondi. Venerdì infatti Bruxelles ha approvato il piano operativo italiano, sbloccando la prima tranche (11 milioni di euro) degli 1,1 miliardi di euro di finanziamento. Solo la Francia ha fatto prima di noi, mentre gli altri Paesi europei coinvolti nel progetto non hanno ancora presentato i piani di attuazione.Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si tratta di una «buona notizia» che risponde «alle preoccupazioni espresse circa la bontà dell’impianto». «Adesso – conclude Poletti – avvertiamo ancora più forte la responsabilità di un impegno pieno di tutti i soggetti coinvolti, a partire dal Ministero e dalle Regioni, per assicurare una buona riuscita di Garanzia giovani, che rappresenta il primo vero banco di prova per la sperimentazione su larga scala di politiche attive del lavoro». Crescono intanto le adesioni, anche se sul piano numerico si tratta di una porzione minima rispetto al bacino potenziale di quasi 3 milioni di giovani. Ad oggi sono infatti 119.092 i giovani che si sono registrati, 13.770 sono stati già convocati dai servizi per il lavoro e 5.860 hanno già ricevuto il primo colloquio di orientamento. Interessante la "latitanza" di molti giovani che non si presentano ai colloqui. Ancora oggi, però, occorre sottolineare nuovamente i ritardi di molte Regioni che non hanno rispettato la prima scadenza prevista dal programma (60 giorni tra iscrizione e colloquio, come Avvenire ha evidenziato il 2/7).Anche sul piano delle offerte concrete, i numeri purtroppo non sono confortanti. Le imprese hanno inserito sul portale 3.568 occasioni di lavoro, per un totale di 5.312 posti disponibili. La gran parte (77%) sono contratti a termine proposti dalle agenzie per il lavoro, il 10% contratti a tempo indeterminato, il 2% apprendistato e un 7% di tirocini.
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