Ci sono ancora 12,3 miliardi di fondi strutturali Ue non spesi, di cui dieci miliardi nelle regioni del Sud, da impiegare entro il prossimo dicembre pena la perdita delle risorse. Viaggia "alla moviola", infatti, l'impiego di fondi Ue in Italia: su un totale di 46,6 miliardi assegnati per il periodo 2007-2013 ne sono statirendicontati alla Commissione europea, al 31 maggio scorso, circa 34,3 miliardi, il 73.6% del totale. La denuncia arriva da uno studio del servizio Politiche territoriali della Uil, coordinato dal segretario confederale
Guglielmo Loy."Mentre il governo è alla disperata ricerca di risorse finanziarie da destinare agli investimenti e allo sviluppo, nonché per disinnescare la mina dell'aumento della pressione fiscale dovuta alle clausole di salvaguardia, l'impiego delle uniche risorse certe per sviluppo, occupazione e formazione viaggia a un ritmo da moviola, nonostante gli impegni e i proclami del presidente del Consiglio dei ministri", dice Loy, puntando il dito su una
performance ben al di sotto del 3%indicato dagli obiettivi fissati per maggio.''Non è lontano dalla realtà affermare - spiega Loy - che parte di queste importanti risorse, circa due miliardi di euro secondo le stime Uil che si aggiungerebbero ai 51,4 milioni di euro già restituiti alla Commissione europea lo scorso anno, riprendano la strada per Bruxelles''. Il governo, con in testa il presidente del Consiglio, ''fa bene a reclamare in Europa più flessibilità e piùrisorse per lo sviluppo'', dice il segretario. L'esecutivo, però, secondo il sindacato, ''si dovrebbe impegnare allo spasimo nello spendere le risorse già stanziate per sviluppo e occupazione. Dover restituire parte delle risorse importanti e vitali dei fondi strutturali europei a Bruxelles sarebbe un vero atto di autolesionismo da parte del governo''.Dal report della Uil si evince che sui 52 programmi operativi (Fondo sociale europeo e Fondo europeo di sviluppo regionale) che contraddistinguono la programmazione 2007-2013, 22 di essi (di cui nove nel Sud e 13 nel Centro Nord) non hanno raggiunto il
target di spesa previsto per maggio 2015, mentre sette programmi (tre nel Sud e quattro nel Centro Nord), pur non avendo raggiunto il target previsto, sono entro la soglia di tolleranza stabilita.Analizzando i singoli fondi emerge che su un totale di 14 miliardi di euro dell'Fse, che finanzia azioni per l'occupazione, istruzione e formazione, ne sono stati rendicontati a Bruxelles in totale 11,4 miliardi di euro (l'81,6% del totale). Mentre su un totale di 32,6 miliardi di euro del Fesr, che finanzia gli investimenti in generale, la rendicontazione effettiva ammonta a 22,9 miliardi di euro (il70,2%).