Sono 865mila gli assistenti familiari registrati in Italia nel 2017, -1% rispetto al 2016. Il numero risulta molto più basso del record del 2012, l’anno dell’ultima “sanatoria”, quando si superò la soglia del milione. Il 73% è di origine straniera. È quanto emerge dal rapporto realizzato dalla Fondazione Leone Moressa in collaborazione con l’associazione dei datori dei lavoratori domestici in Italia, Domina. Il rapporto evidenzia che in cinque anni il numero delle cosiddette “badanti” è aumentato dell’8%, arrivando al 45,5% del totale, mentre le colf sono calate di oltre un quarto, scendendo al 54,4% .
Le 393mila “badanti” assunte in Italia sono quasi tutte donne, in tre casi su quattro straniere, e per oltre la metà “over 50”. Le donne italiane sono passate dalle 15mila del 2012 a quasi 37mila nel 2017, con tassi di crescita record. L’aumento è dovuto da una parte al processo di integrazione che culmina con l’ottenimento della cittadinanza italiana; dall’altra alla crisi economica durante la quale molte donne hanno trovato impiego come “badanti”.
Secondo i ricercatori della fondazione Leone Moressa, la domanda di servizi domestici è in continuo aumento. Le famiglie italiane hanno speso sette miliardi di euro nel 2017 per usufruire di un aiuto in casa, di cui 5,6 milioni per salari e 417 milioni per Tfr.
La domanda di servizi domestici è in continua crescita. Il 73% del totale degli assistenti familiari in Italia è di origine straniera
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