Francesco Borghi e Lorenzo Rogai, fondatori di Shippypro - Filippo Mugnaini
Si chiama Shippypro, è nata a Firenze nel 2016 con l’obiettivo di semplificare la gestione della logistica legata all’e-commerce e, stando lontana dai riflettori, è cresciuta ogni anno del 200%, raggiungendo con il suo software 36 Paesi pur senza mai abbandonare la sua base fiorentina. E oggi, dopo aver festeggiato un aumento di capitale di cinque milioni di dollari guidato da investitori statunitensi, punta a costruire a Firenze il primo hub tecnologico europeo interamente focalizzato sull’e-commerce, con l’obiettivo di assumere 100 nuovi talenti che, entro un anno, si aggiungeranno ai 50 membri della start up. Moltissime le posizioni già aperte da ShippyPro: dai software architect agli ingegneri specializzati in sicurezza informatica, dai product manager ai developer full stack, e poi designer, specialisti in quality assurance e data scientist. A ospitarli, il quartier generale della start up a Firenze, in borgo San Frediano, a due passi dal Lungarno, in un palazzo d’epoca del 1400 che a inizio 2020 è stato rimodernato in ottica tech ed eco-sostenibile.
«Abbiamo un piano di 100 assunzioni in un anno, 100 nuovi professionisti altamente specializzati che si aggiungeranno a un team internazionale, che conta già oggi 50 persone di sette nazionalità, che parlano otto lingue diverse e lavorano, anche da remoto, da cinque Paesi diversi - spiega Francesco Borghi -. Integriamo completamente la modalità full remote, ma il nostro sogno è creare qui a Firenze il primo hub tecnologico Europeo focalizzato interamente sull’e-commerce e logistica, creando un ambiente multiculturale, con talenti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo e un'altissima qualità di ricerca e sviluppo in ambito tecnologico».
Shippypro è una storia tutta italiana, ma dal carattere internazionale: fondata nel 2016 da Francesco Borghi e Lorenzo Rogai, aiuta oggi dall’Italia migliaia di aziende in 36 Paesi in tutto il mondo - dall’Italia alla Francia, dalla Germania alla Spagna, fino agli Stati Uniti - offrendo una tecnologia universale che aiuta gli e-commerce (anche i più grandi) ad aumentare la velocità e l'efficienza della consegna, automatizzare il monitoraggio e i resi e gestire la complessità della spedizione transfrontaliera.
Uno sforzo tecnologico di rilievo, che richiede importanti investimenti. «Siamo un’azienda tech a tutti gli effetti, in cui il team R&D (composto da ingegneri informatici, product manager, designer ed esperti di dati) occupa circa il 70% dei membri della squadra - conclude Borghi -. Il nostro software si integra con oltre 140 corrieri e 60 canali di vendita e ha la caratteristiche e l’ambizione di essere un’infrastruttura universale: si tratta di una sfida tecnologica importante e globale».