Raduno internazionale, a Berlino, tra i falegnami tedeschi, austriaci, svizzeri e altoatesini, per il tradizionale
Incontro dei quattro Stati. Un'occasione per affrontare la situazione della categoria in ambito continentale e nazionale. Ad emergere il quadro di una professione in ripresa, benché ancora penalizzata - è il monito che è stato lanciato - "da condizioni inadeguate a livello locale e da un marcato immobilismo politico". Comune, inoltre, l'impegno per il mantenimento del titolo di 'maestro' come cruciale qualifica professionale.Tre i rappresentanti dei Falegnami lvh.apa Confartigianato di Bolzano presenti al convegno: il vicepresidente della sezione di mestiere, Matthias Prast, il componente della consulta di mestiere, Harald Laimer, e il segretario provinciale della sezione di mestiere, Wolfgang Egger.Nel corso dell'incontro, i rappresentanti altoatesini hanno avuto modo di descrivere la realtà provinciale, caratterizzata complessivamente da oltre 600 falegnamerie e da una presenza piuttosto ben radicata sul territorio, come confermato dall'esistenza di un'impresa di settore nel 90% dei 116 comuni altoatesini. Dei 47.725 collaboratori impegnati nell'artigianato altoatesino, quasi 2.800 lavorano all'interno di una falegnameria. Nel corso della discussione allargata, si sono successivamente affrontate tematiche di grande rilevanza, come per esempio quella relativa alle strategie nazionali nei settori della tecnica della produzione, della formazione o della qualificazione professionale.Proprio in quest'ultimo ambito grande attenzione è stata riservata al titolo di 'maestro', una qualifica storica soprattutto in Germania e recentemente messa in discussione."Tutti i presenti si sono trovati concordi - hanno affermato i rappresentanti della delegazione altoatesina - sulla necessità di mantenere questo importante titolo. Una qualifica di grande tradizione all'interno dell'universo di madrelingua tedesca e che anche in Alto Adige sta trovando importanti e costanti conferme nell'ottica di un artigianato all'insegna della qualità e dell'affidabilità".