In occasione di un evento tenutosi presso l’ambasciata di Svezia a Roma, Ericsson ha annunciato la start-up vincitrice del Premio per l’Innovazione 2014 e le altre tre start up che entreranno a far parte del Programma Ego 2014, premiate per l’occasione dall’ambasciatore di Svezia in Italia, Ruth Jacoby.Lanciato in Italia nel 2004 e oggi alla sua sesta edizione, il concorso ha l'obiettivo di promuovere l’innovazione in Italia e di favorire opportunità di crescita e di sviluppo per nuove iniziative imprenditoriali nell’ambito delle tecnologie di comunicazione. Il progetto rientra dal 2006 nell'ambito delle attività di responsabilità sociale della Fondazione Lars Magnus Ericsson, in collaborazione con diverse università italiane: Luiss Guido Carli, Sapienza, Tor Vergata, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Università degli studi di Siena e Università degli Studi di Trento. La prima classificata dell’edizione 2014 è Snapback, start up italiana basata a Roma che sta sviluppando un nuovo modo, intuitivo e rivoluzionario, di interagire con i dispositivi mobili. Snapback permette di utilizzare
device mobili senza toccarli e guardarli, attraverso lo sviluppo di interfacce innovative. Grazie a un uso non convenzionale dei sensori già disponibili su smartphone e altri dispositivi, la soluzione della start-up non richiede periferiche aggiuntive. Il principale prodotto realizzato da Snapback è una libreria-software che permette interazioni multimodali, garantendo un basso consumo energetico e una
user experience ergonomica e naturale. Snapback, oltre aver ottenuto l’opportunità di entrare nel Programma Ego di Ericsson, è stata premiata con il Premio per l’Innovazione 2014. Secondo classificato è il team di SpaceExe, una start-up nata nel 2013 grazie all’idea imprenditoriale di Alessandro Di Felice e Mirko Antonini. Il team ha partecipato al Programma Ego con Football Third Eye, un sistema innovativo per il monitoraggio delle prestazioni e per le analisi delle tattiche di una squadra di calcio in tempo reale. Il sistema è costituito da un localizzatore Gnss (Global Navigation Satellite System) inserito all’interno di parastinchi in uso ai calciatori, dal relativo sistema di comunicazione e da un software per l’interpretazione dei dati sia dei singoli giocatori che dell’intera squadra. Proseguendo nella classifica, si aggiudica il terzo posto Innass. La grande sfida di oggi per chi opera ed interagisce all’interno di contesti economico-sociali caratterizzati da una eccessiva disponibilità di informazioni, consiste infatti nella capacità di selezionare ed elaborare dati per supportare i processi decisionali. La
mission di Innass è di fornire, tramite soluzioni integrate, informazioni chiave per ottimizzare le Performance di organizzazioni di ogni dimensione, riducendone al contempo costi e rischi. Per questo, Innaas ha progettato il Performance Management Service (PMS), piattaforma di analytics concepita per dare valore alle informazioni più rilevanti, semplice da applicare ad ogni ambito di business, ideale per l’analisi massiva di dati real-time. Al quarto posto il team di Datalytics. Fondata da Davide Feltoni Gurini e Marco Caruso, la start-up si occupa di monitorare in tempo reale la reputazione di brand, prodotti ed eventi sui social network. Attraverso la creazione di
widget interattivi e pagine speciali integrabili su qualsiasi piattaforma (siti web, social, maxi schermi durante concerti, match sportivi, programmi tv eccetera), con Datalytics è possibile inoltre esportare i dati analizzati per aumentare il coinvolgimento degli utenti. I progetti vincitori si sono distinti per il potenziale innovativo, l’attinenza al settore dell’Information & Communication Technology (Ict), la capacità di rispondere ad un bisogno sociale e alla trasferibilità sul mercato, oltre ad essere stati ritenuti fra i più interessanti nel contribuire ad accelerare l’innovazione tecnologica in alcuni settori strategici, come quello dell’Internet della cose, del cloud e dei
big data. Ericsson garantirà alle start up selezionate un contributo economico per la fase iniziale di sviluppo del progetto e un periodo di incubazione di un anno, mettendo a disposizione uffici attrezzati nel campus Ericsson di Roma, consulenze in ambito organizzativo, commerciale, tecnologico, legale e finanziario e importanti opportunità per entrare in contatto con la rete di clienti e partner internazionali dell’azienda. Le quattro start up vincitrici potranno quindi sviluppare concretamente la propria idea nel corso dell’anno e proporla con più facilità ed efficacia sul mercato. Trattandosi di uno dei principali progetti di responsabilità sociale, Ericsson garantisce la piena indipendenza dei progetti sviluppati dalle start-up che saranno incubate, non trattenendo alcuna quota societaria."Negli ultimi decenni -
ha dichiarato Nunzio Mirtillo, amministratore delegato di Ericsson in Italia e presidente della Regione Mediterranea Ericsson - la domanda di competenze digitali è cresciuta in maniera esponenziale. Per questo è così importante supportare i giovani talenti che stanno sviluppando progetti in ambito tecnologico, valorizzandone le idee e favorendone l’ingresso nel mercato del lavoro. Le start up italiane sono infatti fondamentali per il rilancio della competitività del Paese a livello internazionale, perché il potenziale di innovazione e quindi di cambiamento e di proposta di nuovi modelli di business è più forte proprio nei giovani".Il Programma Ego di Ericsson ha incubato e supportato 18 start up nel corso delle diverse edizioni, con un tasso di successo di oltre il 75%.