martedì 28 gennaio 2020
La meta preferita dagli studenti si conferma la Spagna (51mila), seguita da Germania (34.539), Regno Unito (31.887), Francia (29.833) e Italia (27.945)
Nel 2018 sono partiti in 850mila, italiani quarti
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Con un bilancio da 2,8 miliardi di euro, aumentato del 10% rispetto al 2017, il 2018 è stato un anno record per Erasmus+: 850mila i partecipanti, di cui 340mila studenti universitari. A partire sono stati soprattutto i giovani francesi (quasi 48mila partecipanti), seguiti da tedeschi (42.398), spagnoli (40.226) e italiani (38.682). Lo certifica il rapporto annuale della Commissione Ue sul celebre programma Ue di studio all'estero. La meta preferita dagli studenti si conferma la Spagna, con oltre 51mila ragazzi accolti, seguita dalla Germania (34.539), il Regno Unito prossimo alla Brexit (31.887), la Francia (29.833) e l'Italia (27.945). Negli ultimi tre decenni, oltre dieci milioni di persone hanno partecipato a quella che, sottolinea Bruxelles, «si è rivelata per molti un'esperienza che ha cambiato la loro vita». Durante l'anno accademico 2017/2018, l'età media degli studenti che hanno deciso di prendere parte a Erasmus+ è stata di 22,5 anni: a partire sono state in maggioranza le ragazze (61%). Oltre 23.500 i progetti finanziati e 95mila le organizzazioni coinvolte.

«L'educazione non conosce confini. Oltre dieci milioni di persone hanno partecipato al programma Erasmus negli ultimi 32 anni. È un grande successo che apre la strada a una generazione di europei istruita, padrona del suo destino e con la mente aperta. Una pietra angolare per costruire il futuro dell'Europa», ha commentato su Twitter la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

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