martedì 18 febbraio 2014
Verrà utilizzato il contratto di apprendistato, che prevede un percorso di studio concordato con l'azienda. Coinvolgerà sperimentalmente circa 150 studenti di istituti tecnici industriali in sei apposite classi suddivise tra Nord, Centro, Sud.
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"È un accordo innovativo, di stampo europeo, perché apre la via a un diverso rapporto tra scuola e lavoro. Giovani ancora non maggiorenni verranno selezionati e diventeranno dipendenti dell'Enel. L'impresa, dunque, entra in classe e forma giovani in età scolare. Adesso tocca al Governo al quale spetta di fare subito un decreto attuativo che consenta l'adeguamento dei programmi scolastici per poter partire fin dal prossimo anno scolastico". Così Emilio Miceli, segretario generale della Filctem-Cgil, annuncia la firma dell'accordo tra il Gruppo Enel e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil su una prima sperimentazione nel nostro Paese dell'alternanza scuola-lavoro, che coglie l'opportunità offerta dalle recenti misure varate dal 'decreto Istruzione'.L'importante novità è costituita dall'utilizzo del contratto di apprendistato in alternanza scuola-lavoro, che prevede un percorso di studio concordato tra scuola e azienda. Coinvolgerà sperimentalmente circa 150 studenti di istituti tecnici industriali in sei apposite classi suddivise tra Nord, Centro, Sud che, a partire dal 4° anno, verranno assunti dall'azienda pur continuando a frequentare il biennio scolastico al fine di conseguire il diploma e la valutazione di merito del percorso effettuato: peraltro a differenza della Germania, dove gli studenti conseguono solo una qualifica a fine corso di studi, da noi avranno un regolare diploma.Una volta poi ottenuto il diploma (fase due), potranno proseguire gli studi, ovvero aderire a una ulteriore fase formativa di apprendistato professionalizzante finalizzata all'assunzione a tempo indeterminato all'Enel. I numeri sono ancora ridotti, 150 in tutto, ma i sindacati contano di estendere e consolidare questa sperimentazione.
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