martedì 3 novembre 2015
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Buone opportunità di  lavoro di  alto livello nel mondo farmaceutico. Un esempio viene dall’aumento di richieste di figure nell’area marketing e vendite (+26% nei primi sei mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014). Lo rivela un’analisi di Elan International, società di head hunting. A questi professionisti è richiesto di essere rapidi nel cogliere gli andamenti del mercato e le opportunità di business, di ragionare sia in logica di lungo periodo, mantenendo la riconoscibilità del brand come aspetto distintivo, sia in logica più tattica adeguando gli strumenti di marketing a un mercato più aggressivo. I direttori delle funzioni vendite e marketing sono dirigenti di primo livello, quindi con compensi fissi importanti: secondo Elan International, si parte da un minimo di 80mila euro lordi annui fino ai 200mila, ovviamente in funzione delle dimensioni del business e della seniority del profilo, a cui va aggiunta una componente variabile, in funzione dei risultati raggiunti. Per la maggiore competitività del mercato dovuta alla genericazione, si è innalzata notevolmente la componente variabile del compenso: si parla di bonus importanti, che in alcuni casi raggiungono anche il 40% della componente fissa. Le aziende farmaceutiche prevedono, inoltre, nella funzione vendite la presenza di area manager e di keyaccount manager, con vari livelli di seniority, e di trade marketing manager, a volte a riporto delle vendite, a volte a riporto del marketing, con pacchetti economici che in media sono compresi tra gli 80mila ed i 120mila euro. "I ruoli della direzione vendite e marketing nel mondo farmaceuticosi occupano di gestire il corretto posizionamento del prodotto sul mercato e di 'sfruttare' la tendenza in atto in logica di sviluppo del business - spiega Giuseppe Cristoferi, partner di Elan International -. Devono quindi mettere in atto una diversa strategia sul mercato per rafforzare la leadership di marca conquistata in precedenza, ma anche per far fronte a potenziali erosioni di quota di mercato. E’ un’opportunità per rimettere in discussione la propria strategia e per inserire all’interno delle aziende figure manageriali con competenze diverse, attingendo anche a professionalità da altri settori. Inoltre negli ultimi anni le grandi  multinazionali specializzate nella genericazione sono entrate nel mercato italiano, guadagnando rapidamente quote di mercato e creando strutture di professionisti qualificati e interessanti opportunità professionali. Sino a ieri i percorsi professionali dei manager nel comparto farmaceutico erano abbastanza monosettoriali".
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