martedì 15 settembre 2015
Al via la III edizione di Deploy Your Talents. L'obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della scelta di materie scientifico-informatiche a livello universitario al fine di indirizzare la propria carriera lavorativa verso un mercato in forte crescita e continua espansione.
Ecco come scoprire i talenti
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Ritorna Deploy Your Talents. Anche questa III edizione sarà dedicata a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della scelta di materie scientifico-informatiche a livello universitario al fine di indirizzare la propria carriera lavorativa verso un mercato in forte crescita e continua espansione.  "Ca Technologies - spiega Pierpaolo Taliento, ad di Ca Technologies - con la sua attività di orientamento in tre scuole durante il 2014 e di ricerca di nuovi partner anche a livello internazionale, è tra i principali promotori e sostenitori di questo progetto che Fondazione Sodalitas realizza in Italia come partner di Csr Europe, in collaborazione con Assolombarda e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Deploy Your Talents rientra nella campagna europea Skills for Jobs che, lanciata con il supporto della Commissione Europea, coinvolge più di 5mila imprese di tutto il Continente nell’individuazione di strumenti e soluzioni per affrontare più efficacemente le sfide legate a competenze e occupabilità". Nel 2014 l'iniziativa ha coinvolto i professionisti di sette grandi imprese che hanno accompagnato più di 200 ragazzi di sette istituti scolastici in un percorso di incontri in aula e visite aziendali, durante i quali poter condividere le competenze richieste dalle imprese e ricevere tutte le indicazioni necessarie per orientare le proprie scelte di studio e di carriera. Nel nostro Paese (dati 2014) le facoltà umanistiche sono frequentate nell’88,6% dei casi dalle ragazze, che invece nelle aule di Ingegneria sono solo il 23,5%."La Commissione europea - ricorda Taliento - ha però rilevato che entro la fine del 2015 le competenze tecnologiche saranno necessarie per il 95% delle posizioni lavorative, ed entro il 2020, se il trend non si invertirà, si registrerà un deficit di circa 900mila posizioni nel mondo It. Le aziende hanno bisogno oi professionisti con competenze sempre più trasversali. Ci rivolgiamo agli studenti degli ultimi anni dei licei per realizzare giornate di approfondimento, stage, percorsi di orientamento". L'anno scorso gli oltre 250 ragazzi partecipanti sono stati coinvolti in un percorso di incontri in aula e visite aziendali durante i quali hanno potuto individuare – con il supporto di insegnanti e manager d’impresa - le competenze richieste dalle aziende e ricevere tutte le indicazioni necessarie per orientare le proprie scelte di studio e di carriera. I ragazzi coinvolti, in fase di avvio del percorso, hanno dichiarato ampio interesse verso gli argomenti relativi alla scienza e alla tecnologia (82,2% ragazzi; 78,3% ragazze) .Le ragazze, in particolare, hanno manifestato più dei ragazzi la consapevolezza che l’utilità di queste conoscenze prescinde dalle scelte di carriera (lo pensa l’87,6% delle ragazze contro l’81,2% dei ragazzi). Le testimonianze di professionisti d’impresa con formazione Stem, il coinvolgimento attivo degli insegnanti e le visite in azienda hanno fornito agli studenti ulteriori strumenti per guardare a queste discipline con interesse e determinazione.I questionari somministrati al termine del percorso hanno infatti rilevato: un aumento dell’interesse verso gli argomenti della scienza e della tecnologia, soprattutto per i ragazzi (dall’82,2% all’85%) e una maggiore fiducia nell’Istituzione scolastica come luogo in cui acquisire strumenti e informazioni utili per il proprio orientamento professionale (dal 48,5% al 67,5% nei ragazzi; dal 42,6% al 58,8% nelle ragazze)."Grazie a Deploy your Talents - conclude l'ad - i ragazzi e le ragazze hanno toccato con mano che studiare non significa solo conoscenza di regole fini a se stesse, ma prepararsi ad affrontare il futuro. Un futuro che dipende dalla loro capacità, dalla loro voglia di mettersi in gioco, da quanto sono disposti a soffrire per seguire la passione e per essere felici nell'ambiente di lavoro. Talenti si può diventare. Le aziende chiedono flessibilità e credono nella diversità dei talenti. Servono, però, una formazione di base tecnico-scientifica e imprenditori illuminati. L'Ue si sta impegnando e anche la sensazione per i prossimi anni è positiva. I neolaureati italiani in Ingegneria, in fondo, sono molto richiesti anche all'estero".
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