martedì 11 febbraio 2014
Mercoledì 12 febbraio a Roma,  presso la sede della rappresentanza in Italia della Commissione europea, la Fondazione ItaliaOrienta presenta il suo secondo Rapporto, realizzato intervistando 5mila studenti. E l'Educational tour.
COMMENTA E CONDIVIDI
Quali sono i fattori che condizionano i giovani quando scelgono? E se non trovano lavoro, potrebbe dipendere da un Paese che non li sostiene attraverso politiche di orientamento, informazione e motivazione? I nostri ragazzi hanno ancora dei punti di riferimento? Come vedono il loro futuro?Sono molti i punti chiave che emergono dal rapporto della Fondazione ItaliaOrienta che sarà presentato mercoledì 12 febbraio presso la sede della  Commissione Europea a Roma, in via IV Novembre.Lo studio è frutto del lavoro svolto durante il 2013 dagli esperti della Fondazione che hanno lavorato nelle scuole di 44 città italiane incontrando oltre 35mila studenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni. La ricerca si è basata sulla distribuzione di questionari composti da 13 domande ad  un campione di 5mila studenti provenienti da tutto il territorio nazionale. I risultati dello studio saranno presentati nel corso della conferenza stampa dal prof. Antonio Cocozza, direttore scientifico della Fondazione e docente di sociologia dell’Università degli studi Roma Tre e Luiss .I contenuti del rapporto saranno il punto di partenza dell’Educational tour 2014. Un viaggio nelle scuole italiane che prenderà il via il 5 marzo da Roma per poi proseguire lungo lo Stivale attraverso 58 tappe.“Girare le scuole di tutta Italia nel corso del 2013 - afferma Mariano Berriola, presidente della Fondazione ItaliaOrienta - incontrare studenti, docenti e genitori, ci ha permesso  di disegnare un quadro delle criticità, dei bisogni e delle aspettative di quel mondo. Nel tour che sta per iniziare saranno messi in campo tutti gli strumenti di informazione, orientamento e motivazione utili ai nostri giovani per sentirsi forti delle loro scelte e maggiormente protetti dal rischio disoccupazione”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: