Come fare in modo che le aziende rispondano alle candidature? È la 'domanda delle domande' che si fanno ogni giorno decine di migliaia di persone alla ricerca di un posto di lavoro, alle prese con gli annunci di lavoro. Non è per nulla facile rispondere a questa domanda, ma proviamo a elencare una serie di azioni necessarie almeno per far aumentare il più possibile la possibilità che la tanto auspicata risposta arrivi.
1.Capire bene l’annuncio di lavoro.
Sembra una banalità, ma molte persone si arenano sul primo scoglio, l’annuncio di lavoro. Perché? Perché non lo capiscono per i più diversi motivi, ma nella maggior parte dei casi perché è scritto male. Così si candidano ad un annuncio non adatto alle proprie caratteristiche, con pochissime o nulle possibilità di ottenere una risposta. Prima regola, dunque: capire l’annuncio di lavoro.
2. Personalizzare il curriculum vitae.
Non ci stancheremo mai di dirlo, non esiste un curriculum vitae buono per ogni occasione. Occorre personalizzarlo per ogni candidatura, evidenziando le esperienze utili a presentarsi come “il candidato giusto per quel lavoro”.
3. Personalizzare la lettera di presentazione.
Quante volte riceviamo lettere di presentazione anonime, che iniziano con un impersonalissimo 'Spettabile azienda'? Tante, troppo volte. Non c’è niente di meglio che una lettera impersonale e senz’anima per essere scartati all’istante: che persona è chi non si spende nemmeno per scrivere due righe di presentazione autentiche, scrivendo il nome dell’azienda a cui si rivolge, parlando realmente di sé?
4. Rispettare la forma.
Se l’annuncio dice espressamente di inviare il curriculum vitae in formato Word, il curriculum va inviato in quel formato e non in altri, pena la sicura eliminazione. Se viene richiesto il Pdf, il curriculum deve essere inviato in Pdf: insomma, nella candidature occorre rispettare la forma, tassativamente.