martedì 1 dicembre 2015
Dal reinserimento al lavoro per persone con disagio psichico con il progetto di Accenture, alla creazione della banca accessibile di Unicredit, nascono esempi virtuosi nell'ambito delle Giornate della disabilità.
Diversità e inclusione sociale

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Nell’ambito delle Giornate sulla disabilità promosse dal Comune di Milano, Aidp (Associazione Italiana per la direzione del personale) in collaborazione con Accenture e Unicredit ha presentato la conferenza Disabilità, integrazione, tecnologie: progetti e racconti di ordinaria inclusione presso la sede Unicredit di Via Tommaso Grossi, 10 a Milano. L’evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano. La conferenza è stata occasione per confrontarsi sul tema dell’accessibilità e dell’inserimento al mondo del lavoro, con le testimonianze e i racconti dei dipendenti coinvolti nel progetto.Accenture, in collaborazione con Club Itaca e Fondazione Bertini, è impegnata nel progetto Job Stations, centro di telelavoro assistito con sedi a Milano e Roma, che offre a persone con invalidità di origine psichica l’opportunità di essere reinserite nel mondo del lavoro in modo graduale. Job Stations è nato con l’obiettivo di essere un centro a disposizione di tutte le aziende che desiderano adempiere a un obiettivo legislativo, aderendo a un progetto di Corporate Social Responsibility unico in Italia. Dall’anno di nascita del progetto nel 2012, otto diverse realtà, tra cui Humanitas, hanno già assunto 28 telelavoratori, e altri otto sono pronti a entrare all’inizio del 2016. Il valore del progetto risiede nell’opportunità di dare un contributo concreto alla società e ottenere un conseguente miglioramento della qualità di vita e della realizzazione personale.“Il disagio psichico è un fenomeno rilevante nel nostro paese, ma sono pochi i progetti che si dedicano della reintegrazione nel mondo del lavoro delle persone che ne sono state colpite” - spiega Paolo Galletti, direttore Hr di Accenture -. Job Stations ha dimostrato in questi anni di essere un’efficace risposta perché, permettendo di intraprendere un percorso di crescita professionale, offre alle persone una soluzione concreta e la possibilità di riacquistare fiducia nelle loro competenze. Siamo orgogliosi di aver aiutato Job Stations a nascere e a crescere, ma questo progetto di 'ordinaria inclusione' non sarebbe possibile senza l’aiuto delle Fondazioni e delle aziende che allargano i loro team di lavoro favorendo l’inclusività dei telelavoratori. La nostra volontà oggi è quella di condividere l’esperienza di Job Stations, per coinvolgere un numero sempre maggiore di aziende interessate che vogliano contribuire alla crescita di questa iniziativa"."In Unicredit - afferma Emanuele Recchia, Industrial Relations Head di Unicredit - siamo convinti che una grande banca debba confrontarsi con i propri clienti a partire dal concetto di inclusione, in un quadro di responsabilità sociale d’impresa. I progetti a sostegno dei territori nascono dalla valorizzazione del potenziale di ogni collega, a partire dalle sue caratteristiche specifiche.  Nel 2005 nasceva Unicredit Carta Etica, la prima carta di credito in Italia abbinata a un Progetto Etico, grazie alla quale abbiamo destinato fino ad oggi quasi 14 milioni di euro a un fondo di beneficenza e finanziato così oltre 350 progetti di solidarietà sociale a livello locale e nazionale. In questo contesto abbiamo sviluppato inoltre specifici progetti per colleghi e clienti ipovedenti e non vedenti, come gli Atm con sintesi vocale, e un nuovo modello di servizio per cittadini e clienti sordi, che permetterà un miglioramento dell’accessibilità ai servizi e un più consapevole accesso ai prodotti della Banca. Tutto questo anche attraverso una più ampia valorizzazione delle competenze interne dei colleghi – inclusi i colleghi con disabilità – e l’ausilio di apposite tecnologie assistite. Questa giornata assume un valore molto importante. Ci permette di condividere con la comunità il percorso fatto finora dalla banca sui temi della diversità e dell’inclusione. Grazie al contributo di alcuni colleghi disabili abbiamo creato prodotti e servizi fruibili da tutta la clientela. In questo percorso la tecnologia è stata determinante, tanto che in Unicredit riteniamo che l’evoluzione digitale possa ridurre fortemente l’impatto delle limitazioni funzionali. Il nostro impegno in tale direzione proseguirà con orgoglio e convinzione".Il Comune di Milano, che promuove l’iniziativa nell’ambito delle Giornate sulla disabilità, ha contribuito a riunire allo stesso tavolo rappresentanti delle aziende e delle istituzioni al fine di far conoscere realtà diverse che ancora tra loro non dialogavano. Un passo importante per aprire nuovi e importanti orizzonti sul cammino dell’inserimento di persone con disabilità psichica e motoria nel mondo del lavoro, anche attraverso gli strumenti delle borse lavoro con cui il Comune favorisce la formazione e l’inserimento delle categorie deboli. "Il nostro ruolo è stato innanzitutto mettere in connessione i punti della Rete che ancora non dialogano tra loro – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino – perché solo così è possibile moltiplicare le possibilità di inclusione di persone con disabilità nel mondo del lavoro, in condizioni di parità. Un mondo che speriamo sia sempre più aperto a collaborare con le istituzioni nella creazione di opportunità lavorative anche per chi parte da uno svantaggio sociale, ma che può certamente fare la sua parte. Questo è un invito che oggi rivolgiamo al mondo delle aziende contando già fin da ora sul prezioso sostegno di Accenture".A questo link le iniziative promosse dal Comune di Milano per le Giornate della disabilità:https://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/sociale/Giornate_disabilita.
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