Cambiano i limiti di reddito per i disoccupati - Archivio
Chi lavora non perde lo status di disoccupato se ricava redditi fino a 8.174 euro (se svolge attività di lavoro dipendente o parasubordinata) o fino a 5.500 euro annui (se svolge un’attività di lavoro autonoma). Lo stabilisce la nota prot. n. 5824/2022 del ministero del Lavoro. Il rispetto di tali limiti, inoltre, esonera dagli obblighi connessi alla fruizione del Rdc (reddito di cittadinanza). Sono considerati in «stato di disoccupazione» i soggetti che rilasciano la Did (la dichiarazione d’immediata disponibilità al lavoro e alla partecipazione alle misure di politica attiva) e alternativamente soddisfano uno dei seguenti requisiti:
• non svolgono attività lavorativa (né subordinato né autonoma);
• svolgono attività lavorativa, ma ricavandone redditi, da lavoro dipendente o autonomo, cui corrisponde un’imposta lorda annullata dalle detrazioni fiscali (art. 13 dpr n. 917/1986).
Il ministero del Lavoro indica i nuovi limiti di reddito validi a partire da quest’anno, in seguito alla riforma fiscale della legge n. 234/2021 (legge di Bilancio). Nel caso di occupazione da lavoro dipendente, compreso il lavoro intermittente (a chiamata) e parasubordinato, il nuovo limite di reddito esentasse è pari a 8.174 euro annui. In caso di lavoro autonomo (compresa la partecipazione in qualità di coadiuvanti o collaboratori all’impresa familiare e di prestazioni di lavoro autonomo occasionale con ritenuta d’acconto, senza partita Iva) il nuovo limite è pari a 5.500 euro annui. Come negli anni passati, inoltre, se si svolgono più attività, miste (sia di lavoro dipendente sia autonomo) vale il limite più alto (cioè 8.174,00 euro), fermo restando il rispetto dei singoli limiti. L’erogazione del Rdc è condizionata alla presentazione della Did da parte di tutti i componenti maggiorenni presenti in famiglia e all’adesione a percorsi personalizzati di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale. Da questi obblighi, tuttavia, possono essere esonerate alcune categorie di persone, tra cui i lavoratori che conservano lo stato di disoccupazione in caso di svolgimento di attività di lavoro dipendente o autonomo. Ossia se ricavano un reddito rispettoso dei limiti di esenzione fiscale e quando il tempo impiegato nell’attività lavorativa è superiore alle 20 ore settimanali, nonché quando il tempo di lavoro, addizionato al tempo impiegato per arrivare al luogo di lavoro, supera le 25 ore settimanali. Chi versa nelle predette condizioni può richiedere l’esonero rilasciando un’autocertificazione ai sensi del dpr n. 445/2000, impegnandosi al contempo a comunicare il termine del motivo di esonero. Allegati alla nota, il ministero pubblica la modulistica aggiornata utilizzabile in questi casi.