lunedì 9 gennaio 2017
I dati del mese di novembre registrano un aumento complessivo dei posti di lavoro (200mila in più rispetto all'anno scorso), ma la disoccupazione giovanile continua a crescere. In calo gli inattivi.
Occupazione, più lavoro per gli over50 ma i giovani restano a casa
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Più posti di lavoro, ma nessuno spiraglio sul fronte della disoccupazione giovanile.

In un anno 200mila posti di lavoro in più. I dati Istat che fotografano la situazione del mese di novembre ci parlano di un'Italia in cui i 19mila posti di lavoro in più rispetto al mese di ottobre +0,1% e gli oltre 200 mila in più in un anno (+0,9%) riguardano soprattutto le persone ultracinquantenni. Il tasso di occupazione è pari al 57,3%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre, merito degli over50 e delle donne. La crescita su base annua si concentra esclusivamente tra gli over 50 (+453.000).

Disoccupazione giovanile in aumento. A novembre il tasso di disoccupazione giovanile sale al 39,4%, in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente, e tocca così il livello più alto a partire da ottobre 2015. Lo rileva l'Istat nell'analisi della fascia di età tra 15 e 24 anni. Il tasso di occupazione giovanile diminuisce di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività - che include anche le persone impegnate negli studi - cala di 0,6 punti.

In calo gli inattivi, ma non i disoccupati. Il tasso di disoccupazione a novembre torna a salire nonostante la crescita dell'occupazione. Il motivo di questa contraddizione è semplice: a diminuire, in modo sensibile, sono gli inattivi: vale a dire coloro che non lavorano e non cercano lavoro (93mila in meno in un mese). ll tasso di disoccupazione si attesta all'11,9% in aumento di 0,2 punti su base mensile e di 0,5 punti rispetto a novembre 2015,al livello più alto dopo giugno 2015.

Gli over 50 trainano l'aumento dell'occupazione. Il tasso di occupazione a novembre aumenta solo per i lavoratori con più di 50 anni, rimane stabile per quelli di 35-49 anni e cala per le fasce di età più giovani. I dati Istat mostrano che l'occupazione nella fascia tra i 50 e i 64 anni raggiunge il 58,8%, un valore superiore di 0,5 punti rispetto a ottobre e di 2,1 punti rispetto a novembre 2015 e maggiore anche rispetto alla media nazionale complessiva(57,3%).


Per il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, «l'occupazione, a novembre, rimane sostanzialmente stabile sul piano congiunturale», mentre «si conferma la crescita su base annua». Ma «nel quadro complessivo preoccupa la situazione dell`occupazione giovanile, per cui alla diminuzione del tasso di inattività tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione». Più «consistenti e significative le variazioni su base annua, che evidenziano una forte riduzione degli inattivi (469mila in meno)

a fronte di un più alto livello di occupati (201mila in più, 135mila dei quali permanenti) e di un maggior numero di persone che cercano lavoro (165mila disoccupati in più)».

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