Per avere maggiori occasioni di successo, quando si cerca un lavoro, soprattutto se non si è più giovanissimi, è opportuno fare attenzione ad alcuni dettagli, primo tra tutti la redazione del curriculum vitae in formato europeo, da compilare in modo chiaro ed esaustivo. Parola di
Roberto Castaldo, esperto nella selezione del personale e fondatore di 4 Man Consulting, che offre consigli preziosi anche per chi è over 40 o over 50 e si trova a rimettersi in gioco."Se sono passati ormai diversi anni dal conseguimento dell'ultimo titolo di studio, consiglio di anteporre l'elenco delle esperienze lavorative al curriculum studiorum", dice."Un aspetto che viene spesso trascurato, se non addirittura omesso, è la descrizione delle proprie attitudini - avverte - che, contrariamente a quanto si pensa, spesso ricoprono un ruolo molto importante, anche più delle skills, soprattutto nel caso di candidati senza esperienza. Abbiamo riscontrato che scegliere la figura professionale da inserire in organico partendo dalle attitudini personali ha una possibilità di esito positivo più alta del 30%". "Una cosa, poi, da tenere bene a mente - spiega Roberto Castaldo - è che non c'è una seconda occasione per fare una buona prima impressione. Negli ultimi colloqui che ho condotto per conto di importanti aziende italiane, oltre il 20% dei candidati presentava un abbigliamento inadatto: gonne troppo corte, maglie scollate, t-shirt con stampe improbabili"."In un incontro, un candidato si è presentato con una lettera di referenze - riferisce - scritta dal padre, che mi spiegava come il figlio fosse un ragazzo educato, disponibile e tanto 'ammodo', altri sono venuti accompagnati dalla mamma"."Per quanto riguarda, invece, la scelta della posizione per la quale candidarsi, è sconsigliabile - sottolinea - proporsi per ogni annuncio che si legge per la propria città: laureati in Lettere che sicandidano come e-commerce specialist, pizzaioli che si propongono come venditori"."È importante individuare i propri punti di forza - osserva - e puntare su quelli, altrimenti il rischio è di sembrare poco confusi e, soprattutto, poco sicuri della bontà della propria preparazione professionale"."Un'ultima cosa che vorrei ricordare agli aspiranti candidati - afferma Roberto Castaldo - è che siete voi a dovervi adeguare agli orari lavorativi, e non viceversa. Questo può sembrare un concetto scontato, ma purtroppo non lo è per tutti"."Nelle ultime selezioni, un candidato mi ha detto di non poter iniziare a lavorare prima delle 10, perché dalle 8 alle 10 prega, un altro di aver bisogno del sabato e della domenica liberi, perché gioca al fantacalcio", ironizza Castaldo.