martedì 20 luglio 2021
Una pubblicazione della Conferenza dei rettori dell'Università italiane traccia il cammino normativo e tira le prime conclusioni
Solo l’1% degli italiani accede a un corso professionalizzante (il 10% nei Paesi Ocse)

Solo l’1% degli italiani accede a un corso professionalizzante (il 10% nei Paesi Ocse) - Archivio

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In Italia solo l’1% dei giovani sotto i 25 anni accede a un corso professionalizzante (il 10% nei Paesi Ocse). Le donne in questi percorsi rappresentano appena il 27% dei frequentanti (52%, la media Ocse). Anche al fine di risolvere questi ritardi, una serie di provvedimenti del Ministero dell’Università (a cominciare dal DM 987/16) ha introdotto una formazione tecnico-professionale immediatamente spendibile nel mercato del lavoro. Corsi di laurea triennali frutto dell’interlocuzione tra università e impresa, ispirati alle esigenze del mercato del lavoro e progettati per valorizzare l’esperienza laboratoriale e il learning by doing presso le aziende. Il volume edito dalla Fondazione Crui ripercorre le varie tappe normative che si sono succedute fra il 2016 e il 2021 e tira le prime conclusioni:

  • Dal 2020 in poi i corsi professionalizzanti hanno perso il carattere sperimentale e sono entrati a pieno titolo nell’offerta formativa delle Università;
  • La struttura tripartita (lezione frontale, laboratorio, tirocinio) si è confermata un pilastro chiave;
  • I corsi attivati costituiscono la prima risposta concreta al bisogno di una parte di laureati di competenze immediatamente spendibili in settori cruciali (costruzioni, infrastrutture civili e rurali, gestione di rischio e sicurezza eccetera);

Una valutazione complessiva in termini di risposta di Atenei e studenti ai provvedimenti più recenti, concludono gli autori, sarà possibile solo a partire dal prossimo anno accademico.

Per scaricare la pubblicazione: https://www.crui.it/archivio-notizie/pubblicazione-i-corsi-di-laurea-ad-orientamento-professionale.html.

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