Paolo Magnani, coordinatore Area Wealth Management Gruppo Credem - Archivio
Qual è il ruolo dell’educazione finanziaria in Italia, chi sono gli attori in questo campo e quali opinion leader possono essere coinvolti. Sono questi i principali argomenti emersi dalla ricerca Risparmio informato: i modelli di riferimento nel campo dell’educazione finanziaria, presentata in un webinar organizzato dall’Università Cattolica. L’indagine, che ha coinvolto 60 giovani della laurea magistrale in Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse (Cimo), rientra nell’ambito di Opinion Leader 4 Future, programma di ricerca triennale dell’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell'Università Cattolica in collaborazione con Credem Banca, finalizzato a studiare la rilevanza e il ruolo dei nuovi leader di opinione nel panorama comunicativo ed informativo.
Nello specifico, la ricerca è stata oggetto di un dibattito avvenuto durante il seminario online sul rapporto tra i giovani e l’educazione finanziaria. L’incontro, moderato da Sara Sampietro, ricercatrice dell'Università Cattolica, ha visto l’intervento di Paolo Magnani, coordinatore Area Wealth Management Gruppo Credem e Mariagrazia Fanchi, direttrice Almed e coordinatrice della laurea magistrale Cimo. È stato affrontato il concetto di educazione finanziaria e le modalità con cui le persone prendono le decisioni finanziarie con focus sugli opinion leader più attivi online. In particolare è stata analizzata la capacità informativa, di networking, di disseminazione e di coaching identificando sintesi, iconicità, immediatezza e capacità di ingaggio tra le caratteristiche maggiormente richieste per definire contenuti digitali efficaci.
«Questo incontro ha dato la possibilità di confrontarsi su temi molto importanti per i giovani - ha spiegato Paolo Magnani, vice direttore centrale e coordinatore area Wealth Management Credem -. Credo che rendere le nuove generazioni consapevoli dell’importanza dell’educazione finanziaria sia necessario per facilitare le loro future decisioni in questo ambito. L’educazione finanziaria è un processo che nasce innanzitutto dalla consapevolezza delle persone».
«L’orizzonte di vita e di esperienze dei giovani è molto più ampio di quanto pensiamo - ha dichiarato Mariagrazia Fanchi, direttrice Almed e coordinatrice della laurea magistrale Cimo -. La ricerca Risparmio informato ci pone di fronte a questa complessità: i giovani sono legittimamente interessati alla moda, alle serie tv, alle tecnologie ma anche ad altri temi, come l’economia, lo sviluppo equo e sostenibile, la circular economy. Essa inoltre ci consente di registrare l’attitudine nei confronti del risparmio e di conoscere i riferimenti, le fonti e i canali a cui i giovani si appoggiano, offrendoci così anche un prezioso insight sul futuro».