Su 2.048 progetti presentati, ne sono stati autorizzati 521, pari al 25,43%, 1.469 (73,04%) non ammessi e 58 (2,83%) in corso di valutazione. Sono i numeri che emergono dalla Relazione della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, che ha esaminato lo strumento agevolativo denominato "Smart & Start Italia", che ha lo scopo di sostenere le start up innovative ad alto contenuto tecnologico e finanziare programmi di spesa di importo tra 100mila e 1,5 milioni di euro. Al 30 giugno 2019 la dotazione complessiva della misura è stata pari a circa 275 milioni, mentre sono risultate impegnate risorse pari a 176.827.337,74 milioni. Il totale complessivo delle agevolazioni assegnate appare pari a 240.371.945,20 milioni.
Secondo la Corte è auspicabile un processo di trasformazione in cui il ruolo del pubblico diventa fondamentale in termini di orientamento degli investimenti e di definizione delle politiche di sviluppo. La presenza di condizioni ottimali all'imprenditorialità è necessaria per determinare non solamente il successo delle startup ma, anche, per evitare la delocalizzazione delle stesse. Per quanto riguarda gli effetti occupazionali della misura, strumento pilota "sollecitatore di idee innovative", l'obiettivo è quello di favorire le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità, mentre diverse sono le tipologie di assunzione
presso le imprese. Appare, infine, necessario potenziare i contributi offerti dalle Università e dagli enti nazionali di ricerca team leader per vincere la sfida dell'innovazione e dell'industria.
Sono pari al 25,43% dei 2.048 presentati, 1.469 (73,04%) non ammessi e 58 (2,83%) in corso di valutazione
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