Arriva una «nuova rete di protezione sociale per garantire l'occupazione negli studi professionali», in «un momento delicatissimo per le attività» del comparto: così il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella ha accolto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del ministero del Lavoro che istituisce presso l'Inps il Fondo di solidarietà bilaterale per le attività professionali, iniziativa «attesissima e provvidenziale, che giunge in piena emergenza Coronavirus», dichiara. L'obiettivo del Fondo è «garantire ai dipendenti del settore professionale, che occupano in media più di tre dipendenti, compresi anche gli apprendisti, una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione, o sospensione dell'attività lavorativa. Con grande senso di responsabilità, ci attiveremo immediatamente per mettere in moto il Fondo che si rivolge a tutte le professioni dell'area sanitaria, giuridica, economica e tecnica e a tutti i lavoratori che non sono coperti dal Fondo di integrazione salariale: un bacino di oltre 35.500 studi e aziende collegate che occupano circa 307mila lavoratori», aggiunge. «Oltre al finanziamento dell'assegno ordinario a favore dei lavoratori interessati a riduzione di orario di lavoro o sospensione dell'attività lavorativa, il Fondo dovrà operare in stretta sinergia con gli enti bilaterali del settore per coniugare efficacemente politiche attive e politiche passive del lavoro e proporre percorsi di riqualificazione», chiude Stella.
Pubblicato in "Gazzetta Ufficiale" il decreto del ministero del Lavoro che lo istituisce. Interessa oltre 35.500 realtà che occupano circa 307mila lavoratori
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