Con la crisi tornano in Italia i mestieri più antichi: dagli spazzacamini (sono 315, +18% rispetto al 2011) agli ombrellai, fino ai giostrai (+15,6%). Non hanno la stessa fortuna invece i materassai (-11,1%) e gli stagnini (-18,8% in due anni). È quanto emerge da elaborazioni dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.Dai dati forniti dall'ente camerale si scopre che complessivamente tra arrotini, ricamatrici, liutai, intagliatori, materassai, accalappiacani, fabbri, barbieri, spazzacamini e giostrai, sono quasi 30mila le professioni dal"sapore antico" - come li definisce la Camera di Commercio - nel nostro Paese. O che preferiscono scegliere il nome di un tempo. Resistono ad esempio 369 imprese di arrotini, soprattutto in Emilia Romagna (68) e Lombardia (54). E ancora, 69 magnani o stagnini. Scelgono la vecchia dicitura anche 14mila parrucchieri - che usano l'antico nome di barbiere - per lo più in Campania (2.492) e Sicilia (2.198). Così come chi pulisce le canne fumarie e si definisce ancora spazzacamino (315). Infine sono oltre 200 le merlettaie e ricamatrici (+4,1% in due anni).