"Nonostante le risorse economiche disponibili siano minori rispetto agli anni passati - ha detto - abbiamo agito seguendo una visione di intervento che potesse attivare, nei limiti del possibile, mirate misure di tipo 'anticiclico': il sostegno per la nascita di nuove imprese, in particolare giovani e in settori indicati come prioritari (Ict), l'accesso al credito per le piccole e medie imprese, lo sviluppo economico delle periferie cittadine, il contributo ai giovani talenti che dall'estero vogliono tornare e aprire un'impresa a Milano, la stabilizzazione del lavoro precario".
"La parola d'ordine deve essere crescita e non solo rigore – ha aggiunto l'assessore Tajani - perché non è pensabile che il 2013 sia la fotocopia di un anno così difficile come il 2012. Il Comune di Milano ha dato segnali importanti in controtendenza per sostenere l’economia, i lavoratori e le famiglie milanesi che soffrono gli effetti restrittivi della crisi: continueremo a farlo anche il prossimo anno, ma crediamo che anche il Governo nazionale e la Regione debbano essere più attenti alle tematiche delle crescita economica e dell’occupazione".