«La certificazione Top Employers viene rilasciata solo a quelle aziende che hanno superato severi standard relativi al loro impegno nella valorizzazione, attrazione e motivazione dei dipendenti ed è il risultato di un rigoroso metodo di analisi elaborato da CRF Institute, un’organizzazione internazionale indipendente di certificazione, con un focus preciso sulla gestione delle Risorse Umane e best practices nella gestione dei talenti, presente in 13 Paesi dei 5 Continenti: Europa, Asia, Americhe, Australia, Africa», spiega Alessio Tanganelli, Country manager Italia di CRF Institute.Analizzando nel dettaglio le strategie di benessere organizzativo relativamente alla flessibilità degli orari di lavoro, ecco le in quale percentuale vengono adottate le diverse soluzioni dalle aziende certificate Top Employers:- Part time 100% - Orario flessibile 94,8%- Periodo sabbatico 92,3%- Telelavoro 66,6%- Congedo parentale esteso 58,9%- Autogestione degli orari 41,1%È da sottolineare anche la riduzione delle trasferte, adottata dal 25,6% delle aziende certitifcate Top Employers. Una decisione dettata da più motivi: riduzione dei costi (viaggi, pernottamenti, ecc); ottimizzazione dei tempi e sinergie grazie ai supporti tecnologici (teleconferenze, multimedialità e interattività); attenzione verso la sostenibilità ambientale (meno viaggi significa anche riduzione delle emissioni e minore impatto ambientale) e, last but not least, conciliazione tra vita professionale e vita privata: una teleconferenza oltreoceano è sicuramente meno invasiva di un volo intercontinentale andata e ritorno in 48 ore.
Il 100% delle aziende certificate Top Employers Italia 2012 applica formule di flessibilità oraria in favore dei dipendenti. Un dato all’avanguardia in un panorama nazionale dove la percentuale di lavoro a orari parziali è al di sotto del 15%.
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