Delegati provenienti da tutto il mondo, 500 progetti innovativi nati nelle migliori Università nazionali e internazionali, 60 aziende a caccia di idee e 800 incontri one to one già in calendario. Sono i numeri della terza edizione della Borsa della Ricerca: l’evento in programma a Bologna (Palazzo Re Enzo)
dal 16 al 18 maggio, nato per favorire concretamente il trasferimento tecnologico fra università e aziende, creando un’opportunità concreta di scambio delle conoscenze e garantendo un notevole risparmio di risorse, umane ed economiche, nelle attività di scouting.Il progetto – organizzato da Emblema in collaborazione con la Fondazione CRUI (Conferenza dei Rettori), Italia Lavoro, Camera di Commercio di Bologna e Dassault Systemes - si presenta come l’anello di congiunzione tra ricercatori e aziende: un primo fondamentale passo per creare un match diretto tra ricercatori in ambito accademico e aziende a caccia di innovatori. Tra le realtà che quest’anno hanno raccolto l’invito ci sono nomi come Amadori, Electrolux, Beghelli, Datalogic, Elica, Enel Green Power, Fondazione Torino Wireless, Lamborghini, Magneti Marelli, Wartsila a cui i ricercatori presenteranno novità che spaziano dalla cosmetica alla medicina, dall’abbigliamento all’edilizia, alla tutela del paesaggio. Tanti anche i raggruppamenti di imprese come Assoknoledge, il Polo ICT della Regione Abruzzo, Campania Innovazione, InnovaMI, Innovanet, il Club della qualità di Confindustria Ancona e Torino Wireless.“Il Forum rappresenta ormai in Italia un appuntamento fisso per fare il punto sui temi della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico – dichiara
Tommaso Aiello, CEO di Emblema –. Siamo partiti dall’intuizione che servisse un match diretto tra ricercatori e aziende e crediamo di aver dato una risposta concreta a questa esigenza: infatti, nonostante le Università stiano attraversando un momento di grande riorganizzazione, il numero di atenei coinvolti si conferma e cresce la presenza di organismi di rappresentanza come le agenzie regionali per l’innovazione e i TTO”.Tema caldo di questa edizione – in linea con le nuove direttive governative – sarà l’Alto apprendistato: in mattinata del 16 si parlerà di inserimento professionale in azienda dei Dottori di ricerca e si analizzeranno le best practices di alcune regioni (Emilia Romagna e Piemonte) come possibile ‘modello’ per l’affermarsi di un nuovo paradigma, che vede nelle risorse umane – e non nei brevetti - l’asse portante del trasferimento tecnologico.Altro argomento di punta - al centro della sessione plenaria del pomeriggio con Tiziano Toschi, Global R&D Food Preparation Electrolux - è l’Open Innovation: in un mondo dove la conoscenza viene largamente diffusa e distribuita, le aziende non possono pensare di basarsi solo sui propri centri ricerca interni, ma dovrebbero comprare o concedere in licenza le innovazioni attraverso scambi con le altre aziende. Inoltre, le invenzioni sviluppate internamente ma non utilizzate nel proprio business dovrebbero essere date all'esterno (attraverso contratti di licenza, joint ventures, spin-offs).Lo sviluppo della tecnologia e della società dell’informazione (in particolare i sistemi di comunicazione ed internet) rendono infatti possibile e strategico capire quali informazioni esterne portare al proprio interno e quali informazioni interne cedere all'esterno.Alla sessione plenaria seguirà una tavola rotonda su ‘Modelli relazionali e sostenibilità’, moderata da Giovanni Colombo, Direttore dell’Istituto Superiore Mario Boella, alla quale parteciperanno, tra gli altri, Laura Daitinger, Presidente di Assoknowledge e Antonio Perfetti, Managing Director Italy MBDA. Il 17 e il 18 maggio invece saranno le giornate operative dedicate ai matching one to one tra i ricercatori e chi nelle imprese si occupa di ricerca e innovazione: momenti di incontro ed approfondimento tra i delegati interessati a specifiche soluzioni, che in molti casi già si sono ‘incontrati online.Dal 2 maggio è infatti attiva la Preview on line, la vetrina virtuale che consente ai delegati di fare uno scouting mirato sui progetti di ricerca presentati o sulle aree di ricerca e di costruire la propria agenda di appuntamenti per il Forum. I responsabili della ricerca delle aziende registrate possono così in forma anonima (per garantirsi da fughe di notizie o spionaggio industriale) ‘passare al setaccio’ le diverse proposte, visionare i progetti e richiedere chiarimenti o specifiche attraverso una piattaforma di messaggistica. A questo primo contatto ‘virtuale’ seguiranno i meeting one to one (della durata di 25’) durante i giorni della manifestazione.