Nuovo contratto per 36mila lavoratori della Bcc - Archivio
Buone notizie per i circa 36mila dipendenti appartenenti alle Aree professionali e quadri direttivi del sistema del credito cooperativo. Federcasse e i rappresentanti sindacali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Ugl Credito hanno sottoscritto la notte scorsa a Roma, dopo quattro giornate consecutive finali di trattativa e a conclusione di un negoziato avviato nel mese di novembre 2021, l’accordo di rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2019. Aumenti salariali medi di 190 euro a decorrere dal 1° ottobre 2022; nuove misure a tutela della persona, della genitorialità e della famiglia; forte promozione delle pari opportunità e del lavoro agile; ulteriore ampliamento delle misure di welfare e impegno per la costante qualificazione delle competenze e la diffusione della formazione tecnico-identitaria come leva competitiva al servizio delle comunità e dei territori. Sono alcuni dei punti salienti del nuovo Ccnl.
Soddisfatto Matteo Spanò, vice presidente di Federcasse: «L’accordo completa l’evoluzione del quadro della contrattazione collettiva rendendolo coerente con l’attuazione della riforma del credito cooperativo 2016-2018. Abbiamo avuto ben chiare in mente in questi mesi sia la preoccupante situazione demografica del Paese sia la filosofia e le misure strutturali introdotte con il Family Act». «Confermata la centralità e il valore che da sempre rappresenta il Ccnl – spiegano il segretario nazionale di First Cisl Pierpaolo Merlini e il responsabile del settore credito cooperativo Gianluca Pernisco –. Diversi gli istituti contrattuali riformati, tra cui quelli relativi all’area contrattuale, al premio di produttività, al part time e alla formazione. Inoltre, abbiamo introdotto una nuova regolamentazione in tema di lavoro agile. È stato un confronto a volte difficile e spigoloso, ma è stata una trattativa trasparente, di tutela e garanzia per tutti i colleghi e di prospettiva per i giovani. Un contratto rivolto alla sostenibilità che deve rappresentare l’inizio di un percorso di trasformazione e di evoluzione del credito cooperativo».
Per quanto riguarda la parte economica, l’aumento di 190 euro è da portare a regime in due tranche, di cui la prima – pari a 150 euro – dal mese di agosto e la seconda – di 40 euro – da ottobre. Il premio di produttività viene determinato con la contrattazione di secondo livello e calcolato sulla base di due quote distinte: una pari all’80%, determinata dal bilancio di ogni singola Bcc; la seconda, pari al 20%, che tiene conto del bilancio di gruppo di appartenenza. È previsto un aumento del contributo alla cassa mutua nazionale di 0,5%, di cui 0,35% a carico della banca e 0,15% a carico del lavoratore. Aumenta anche il versamento al Fondo pensione Bcc: a fronte di un incremento dello 0,1% a carico del lavoratore, la banca verserà un contributo dello 0,2% per i lavoratori assunti prima del 2000 e dello 0,3% per quelli assunti dopo il 2000. Nel capitolo welfare vengono introdotti tre giorni retribuiti in caso di ricovero dei figli, coniugi/conviventi, genitori. Inoltre saranno fruibili cinque giorni, anche a ore, per genitori con figli affetti da patologie legate all’apprendimento. Viene elevata a 24 mesi l’aspettativa in caso di gravi patologie e incremento della provvidenza per familiari portatori di handicap. Per il lavoro agile, infine, vengono previsti dieci giorni al mese. Ai lavoratori sarà riconosciuto anche il buono pasto.