Il Pil italiano si ridurrà quest'anno del 2% e dello 0,2% nel 2013 se lo spread si manterrà intorno ai 450 punti. È quanto prevede la Banca d'Italia nel suo bollettino economico. Secondo via Nazionale la recessione terminerà all'inizio del 2013."Nel complesso, la fase recessiva si estenderebbe alla seconda parte di quest'anno, ma a ritmi più contenuti rispetto ai primi due trimestri; avrebbe termine all'inizio del 2013", si legge nel bollettino. E aggiunge: "Nel corso del prossimo anno la dinamica del prodotto resterebbe appena positiva, per poi riprendere vigore successivamente". Insomma, viene evidenziato, "nel corso del 2013, sulla base delle ipotesi formulate in questo quadro, la crescita congiunturale risulterebbe appena positiva; potrebbe avviarsi su basi più robuste l'anno successivo". Rispetto al Bollettino economico dello scorso gennaio le proiezioni di via Nazionale sull'andamento del prodotto interno lordo sono quindi "state riviste al ribasso". Nell'anno in corso e nel prossimo l'attività "economica continuerebbe a essere caratterizzata da un'accentuata debolezza della domanda interna". Mentre, sottolinea, "il principale contributo positivo alla dinamica del prodotto proverrebbe dalle esportazioni". Inoltre, continua il Bollettino, "l'accumulazione di capitale risentirebbe delle condizioni di accesso al credito ancora tese e di quelle del mercato immobiliare". Quanto ai consumi delle famiglie "si contrarrebbero significativamente, risentendo degli effetti sul reddito disponibile delle misure di correzione dei conti pubblici adottate l'anno scorso e delle incerte prospettive dell'occupazione. Migliorerebbe il saldo corrente con l'estero che tenderebbe al pareggio”.