giovedì 2 ottobre 2014
Sarà possibile ottenere un prestito a tasso zero, in tempi rapidi e senza bisogno di garanzie.
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Si chiama Microcredito d'Impresa, il nuovo avviso pubblico attraverso cui la Regione Puglia concede un prestito a tasso zero, in tempi rapidi e senza bisogno di garanzie, alle piccole imprese del territorio che non riescono a ottenere un finanziamento dalle banche. Importante novità del nuovo bando è la possibilità di richiedere il prestito anche per professionisti e consulenti."Una misura che ha la forza di capovolgere concretamente un destino negativo - ha commentato il presidente Nichi Vendola, presentando l'iniziativa -. Noi non abbiamo soltanto il dovere di denunciare le strozzature del sistema creditizio. Qui in Puglia, noi vogliamo mettere in campo azioni che riescano ad agganciare quella platea in aperta sofferenza, che per poche migliaia di euro può conoscere il declino e la rovina. Il microcredito sta diventando un punto serio di qualificazione del mondo economico. È molto di più di una ciambella di salvataggio: significa sapere che l'economia non ruota soltanto attorno ai grandi gruppi multinazionali, ma è una geografia fatta da tanti arcipelaghi imprenditoriali che vanno sostenuti e aiutati".Vendola ha poi rimarcato l'importanza della dotazione finanziaria del bando. "Si tratta - ha detto - di 42 milioni di euro, una cifra davvero importante. Girando un po’ per l’Italia, vedo bandi che sonopallide imitazioni di nostre misure, magari annunciate con un’enfasi rivoluzionaria. Le nostre misure sono le più radicali d’Italia. Non c'è regione che possa minimamente paragonarsi alla Puglia - ha rilevato per la radicalità delle azioni che mettiamo in campo, anche se non vengono adeguatamente percepite nel loro significato reale. Quarantadue milioni di euro possono rappresentare per alcune migliaia di imprese, di famiglie e individui la differenza tra la vita e lamorte. Questa per me è una buona notizia che diamo alla Puglia”.Il microcredito è un tema, secondo Vendola, verso cui le amministrazioni pubbliche devono avere sempre più confidenza. "È una bella idea - ha detto il presidente della Regione - ma si può declinare in tantissimi modi. Noi stiamo sperimentando l'ingresso in un mondo nuovo. Ci piace immaginare la finanza etica sperimentata in altre parti del mondo. Guardiamo alle esperienze di Banca Etica e sappiamo che sulla scena del mondo, il tema dell'incontro tra economia ed etica è uno dei temi, che non solo i filosofi, ma anche gli economisti propongono come una delle strade per uscire dalla crisi. Noi, con questa misura proviamo a intrecciare queste due parole".
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