Aumenta la richiesta di
direttori affari legali e societari da parte delle aziende, sempre più in cerca di una figura interna in grado di occuparsi a 360° di tutti gli aspetti giuridici societari. È quanto emerge dal nuovo studio retributivo dedicato al settore Tax&Legal della società di ricerca di personale Michale Page. Dallo studio emerge, inoltre, che anche altre figure del settore stanno acquisendo sempre più importanza in azienda, come il responsabile legale e il Tax manager. "Il direttore affari legali e societari garantisce il supporto legale alle diverse aree aziendali - spiega
Elisa Galiffa, senior consultant divisione Tax&Legal di Michael Page -. Per questo motivo a questo professionista viene richiesta una competenza che spazia nei diversi settori del diritto: dalla contrattualistica alla proprietà intellettuale, dalle problematiche corporate al diritto del lavoro, amministrativo e penale". Questo professionista riporta direttamente all’amministratore delegato e può arrivare a guadagnare 150mila euro annui lordi per anzianità professionale superiore ai 13 anni. Il direttore affari legali e societari, in particolare, si occupa del coordinamento e della supervisione dello svolgimento dei contenziosi e di tutti gli adempimenti societari ed è responsabile della redazione e della negoziazione di contratti nazionali e internazionali. "È ormai una figura chiave all’interno della società - dice Galiffa - supporta il management nelle decisioni di business, proponendo alternative sul modello o sul contenuto degli accordi, così da garantire una maggior tutela dell'impresa anche a livello economico". Il direttore affari legali e societari, infine, gestisce il team di risorse operative nell’ambito dell’azienda, coordinandole nei diversi ambiti del diritto, e può avvalersi di consulenti esterni. Gli stipendi per questo profilo partono da 70mila euro annui lordi e arrivano a 150mila euro per anzianità professionali maggiori di 13 anni. Il
responsabile legale garantisce il supporto legale alle diverse aree aziendali e può riportare all’amministratore delegato o al chief financial officer. "Questo professionista assicura la conoscenza delle normative vigenti da parte dei dipendenti - afferma la manager - verificando il rispetto delle stesse e allo stesso tempo offre supporto alle diverse funzioni aziendali su tutte le tematiche che abbiano implicazioni e risvolti legali". Per questa figura è previsto uno stipendio che va dai 40mila euro annui lordi per profili con almeno quattro anni di esperienza, per arrivare anche a 110mila euro per chi ha più di 13 anni di esperienza. Il
tax manager, infine, supervisiona gli adempimenti riguardanti le imposte dirette ed indirette, provvedendo ad un’attenta pianificazione fiscale e valutando gli impatti fiscali derivanti dalla contrattualistica. "Il Tax manager è una figura chiave in azienda, data la consistente mole di lavoro che ormai richiede il rispetto degli adempimenti fiscali", conclude Galiffa. Questo profilo può guadagnare oltre 75mila euro, per esperienze superiori ai 13 anni.