Aumenta il numero di missioni attivate da Openjobmetis nel 2013: da gennaio a dicembre sono circa 90.200, con un incremento del 23% (73.000) rispetto all'anno precedente. È quanto emerge dall'Osservatorio permanente dell'agenzia per il lavoro, che periodicamente fa il punto sull'andamento del mercato dell'occupazione, dalla prospettiva privilegiata di chi favorisce l'incontro fra la domanda e l'offerta di impiego."Il lavoro temporaneo - afferma
Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis - è stato un traino per l'occupazione del Paese. Grazie a questo strumento, le aziende, nonostante le incertezze del momento, hanno potuto affrontare i picchi di lavoro avendo a disposizione personale regolarmente assunto e coperto da tutti i diritti spettanti a un lavoratore. Il 2013 è stato un anno a due velocità: una prima parte cominciata in sordina e poi una decisa accelerazione da settembre in avanti, che ha compensato il tiepido inizio".Le statistiche si sono soffermate su numerosi aspetti: dall'andamento dei settori alle figure più richieste; dall'età al sesso dei lavoratori, fino alla componente straniera e alla classifica delle regioni italiane che hanno offerto maggiori opportunità. Secondo le analisi, il settore più dinamico è risultato quello del commercio e del terziario in generale. Insieme hanno assorbito il 53% dei contratti a termine, seguiti dal settore metalmeccanico con il 24%, dall'alimentare e dalla piccola industria col 14% e dal turismo col 9%. In linea con le evidenze segnalate sui settori, emerge che la figura professionale più ricercata dell'anno è quella dell'addetto alla vendita, ruolo ricoperto dal 45% dei lavoratori assunti, seguita a distanza dall'addetto alla produzione, con il 25%, e dall'addetto alla ristorazione, con il 16%. Meno richiesti, invece, l'addetto al confezionamento dei prodotti alimentari (10%) e la figura del magazziniere (4%). Considerando il peso della figura dell'addetto alla vendita, tradizionalmente ad appannaggio del genere femminile nel commercio, non stupisce che il 53% delle nuove missioni attivate abbia riguardato le donne (contro il 47% degli uomini).Dal punto vista dell'età, il 91% delle risorse avviate al lavoro è under 50: nel dettaglio, il 44% dei lavoratori ha età compresa fra 17-29 anni; il 47% fra 30-49. Infine, il restante 9% ha chiaramente età superiore ai 50 anni. Per quanto riguarda la nazionalità, spiccano le assunzioni dei lavoratori italiani (80%) su quelle dei lavoratori stranieri (20%), provenienti per lo più da Romania (60%), Albania (22%) e Marocco (18%).Per il 2013, secondo i dati raccolti dall'Osservatorio, il profilo del lavoratore tipo che trova impiego attraverso le agenzie per il lavoro, è quello di una donna italiana, residente in Lombardia, con età media di 30 anni e impiegata nel settore del commercio come addetta alla vendita.