Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro - Archivio
Per i lavoratori in somministrazione, a fronte di una riduzione o sospensione del lavoro per cinque milioni di ore per il mese di marzo, l’erogazione degli ammortizzatori sociali avverrà puntuale, senza nessun ritardo, entro il 15 del mese successivo, come abitualmente accade per l’accredito degli stipendi. A provvedere ai pagamenti saranno le Agenzie per il lavoro che si sostituiranno, sul piano amministrativo, al Fondo di solidarietà operativo nel settore e dedicato ai lavoratori in somministrazione. Quest’ultimo, infatti, sta ricevendo per tempo le domande dalle Agenzie, le vaglierà e ne darà riscontro alle singole Agenzie per il Lavoro che provvederanno a tutti i pagamenti entro i termini ordinari. La platea dei lavoratori interessati si stima sia di oltre 100mila persone. Modalità operative funzionali, procedure snelle, modelli standardizzati per velocizzare i tempi, assistenza continuativa da parte della struttura di Assolavoro hanno consentito così di dare una prima importante risposta in termini di efficacia, efficienza, fiducia in un settore particolarmente esposto alla crisi in atto.
«Si tratta di un atto di responsabilità concreto per le famiglie dei lavoratori e per il Paese - evidenzia Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro, l’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro -. Sul piano organizzativo, inoltre, rappresenta un risultato straordinario raggiunto attraverso un lavoro poderoso. Il settore dimostra di essere un modello di riferimento anche nel garantire tempestivamente le risposte necessarie in momenti di crisi, un valore per tutti: lavoratori in somministrazione, settore, mondo del lavoro nel suo insieme. Per raggiungere questo obiettivo relativamente al mese di marzo saranno impiegati complessivamente 60 milioni di euro, impegnando l’intero ammontare disponibile del Fondo di solidarietà dedicato. Per il futuro – al fine di evitare di gravare ulteriormente su procedure e gestione amministrativa di regioni e Inps - occorre provvedere a rifinanziare il Fondo».
La stima delle esigenze in tema di ammortizzatori sociali per i lavoratori in somministrazione per il periodo di aprile, maggio e giugno 2020 è per complessivi 360 milioni di euro, per una riduzione o sospensione dal lavoro pari a 32 milioni di ore (16 milioni nel solo mese di aprile). E in questa direzione va la comunicazione indirizzata dal Fondo di Solidarietà del settore alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che mira a garantire il supporto del fondo e delle procedure definite anche per il futuro, con il doppio obiettivo di garantire puntualità dei pagamenti degli ammortizzatori per i lavoratori in somministrazione anche nei prossimi mesi e di evitare di appesantire ulteriormente la macchina burocratica di Inps e Regioni.